Coronavirus. A Bologna arriva anche 'telefono amico' per anziani

Assistenza e compagnia telefonica a oltre 250 persone

Una parola amica, anche se dietro un telefono, può fare compagnia e aiutare le persone sole ad affrontare la solitudine causata dalla quarantena.

Si chiama proprio 'Una parola amica' infatti, il progetto che parte oggi a Bologna e che ha l'obiettivo di mettere in contatto circa 250 volontari con altrettante persone anziane sole. «In questo momento di forte crisi sanitaria, economica e sociale c'è anche il rischio di vedere crescere ansia e disagi psicologici», scrivono le associazioni cittadine che supportano il progetto, tra cui Auser Bologna, Don't Panic - Organizziamoci, Sardine, Forum terzo settore, Volabo, Cngei, Agesci, Yoox, Grifo, Una città con te, The Crew, Unione rete studenti universitari e Acer. Queste realtà hanno firmato un patto di collaborazione con il Comune di Bologna per definire i dettagli dell'iniziativa e poter attivare subito i volontari, che al momento sono 250.

«L'intento è quello di far nascere un rapporto umano, uno scambio di amicizia tra le persone che si telefoneranno due volte a settimana per tutta la durata della quarantena», spiegano i volontari. I rapporti però non si esauriranno con la fine dell'emergenza sanitaria ma, anzi, l'obiettivo è proprio quello di portare avanti l'attività per un periodo più lungo, anche di sei mesi, con la possibilità di ampliare il bacino di utenza.

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ultima modifica 2020-04-28T11:38:36+01:00
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