La fiducia tradita

Storie dette e raccontate di partner violenti

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La fiducia tradita
 - Infanzia - Regione Emilia-Romagna
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Franco Angeli Editore, 2002
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  </div>  <a id="contenutopagina" name="contenutopagina"></a>   <h2 class="titolopagina">La fiducia tradita
</h2>    <p class="abstract"><em>Storie dette e raccontate di partner violenti  
Franco Angeli Editore, 2002
</em></p>       <p>  <img src="/wcm/infanzia/sezioni/osservatorio/pubblicazioni/monografie/fiducia/3849985/fiducia.jpg"   class="fotoleft"    alt="Immagine copertina libro" width="164" height="261" />  <span class="txtnero12">Tra le diverse iniziative promosse dall&#8217;Assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia Romagna ricordiamo l&#8217;indagine, appena conclusa ed in corso di pubblicazione, finalizzata a ricostruire gli scenari delle violenze maschili nella relazione di coppia. Questa indagine sar&#224; presentata nel prossimo mese di giugno in un convegno nazionale.<br />
E&#8217; stata una ricognizione, anche per chi l&#8217;ha svolta, complessa e in alcuni momenti anche emotivamente forte, forse perch&#233; per la prima volta era stata posta come centrale la figura maschile (che agisce violenza) e non quella femminile (che ne &#232; il bersaglio).<br />
Sono state raccolte testimonianze sia indirette sia dirette. Si tratta di circa mille pagine di storie vissute e raccontate, a partire dalle esperienze professionali, e non, di testimoni significativi e dai resoconti diretti di alcuni uomini e di alcune donne direttamente coinvolti. Sono storie di difficolt&#224;, di delusioni ma anche di speranze e di ottimismo da parte di chi per professione e per impegno sociale ha a che fare pi&#249; o meno quotidianamente con le violenze intrafamiliari e nella coppia.<br />
Si parla di 70 interviste a testimoni significativi e di 23 contatti telefonici con 4 donne (vittime) e 14 uomini (violenti). Le ricostruzioni operate confermano quanto gi&#224; noto, anche in ambito internazionale, a tutti coloro che per "vocazione" di ricerca, per competenze professionali o per responsabilit&#224; di governo locale sono chiamati a confrontarsi con tali problematiche. Sono ricostruzioni che attraversano trasversalmente, sia pure con spessori di problematicit&#224; inevitabilmente diversi e diversamente connotabili, un po&#8217; tutta la dimensione delle "questioni" che sottendono i "disordini" violenti e disfunzionali nelle relazioni di coppia a causa dei comportamenti maschili, e che producono esiti complessi sia sul piano della rappresentazione sociale degli stessi sia sul piano delle possibili politiche sociali da attivare.<br />
<br />
<br />
<strong>La fiducia tradita</strong></span>

<dl>
<dt>Storie dette e raccontate di partner violenti&#160;<br />
<br />
</dt>
</dl>

<dl>
<dt><strong>INDICE DEL VOLUME</strong></dt>

<dt>&#160;</dt>

<dt><b>Prefazione</b> <i>di Gianluca Borghi</i></dt>

<dt><b>Premessa</b></dt>

<dt><b>l. Le violenze che non ti aspetti: quelle da fiducia</b></dt>

<dt>1.1. Il problema definitorio della violenza</dt>

<dt>1.2. Conoscere &#232; fondamentale</dt>

<dt>1.3. Le violenze da fiducia</dt>

<dt><b>2.</b> <b>Introduzione</b></dt>

<dt>2.1. Nodi problematici</dt>

<dt><b>3. I contatti con gli uomini attori di violenze</b></dt>

<dt><b>4. Gli scenari ricostruiti</b></dt>

<dt>4.1. La conoscenza del fenomeno</dt>

<dt>4.2. La ricostruzione della tipologia e delle caratteristiche delle violenze</dt>

<dt>4.3. Alcuni topici della marginalit&#224;</dt>

<dt><b>5. I Profili</b></dt>

<dt>5.1. I profili degli uomini violenti</dt>

<dt>5.2. I profili delle donne che subiscono violenza</dt>

<dt><b>6. Storie emblematiche</b></dt>

<dt>6.1. Storie lunghe che vengono da lontano</dt>

<dt>6.2. Gli uomini "normali" che non diresti</dt>

<dt>6.3. I segnali incerti e difficili da cogliere</dt>

<dt>6.4. I rapporti che cambiano. Dall&acute;apparente normalit&#224; alla violenza</dt>

<dt>6.5. Senza apparenti motivi</dt>

<dt>6.6. La maternit&#224; negata</dt>

<dt>6.7. Le gelosie che annientano</dt>

<dt>6.8. Un&acute;altra chance, offerta e richiesta</dt>

<dt>6.9. I vincoli che annodano</dt>

<dt>6.10. Gli amici che non vorresti</dt>

<dt>6.11. Le storie che riguardano i figli e le figlie</dt>

<dt>6.12. Le "eredit&#224;" pericolose</dt>

<dt>6.13. Mariti fragili e padri-padrone</dt>

<dt>6.14. La violenza permanente</dt>

<dt>6.15. I riscatti mancati</dt>

<dt>6.16. Uomini e donne straniere</dt>

<dt><b>7.</b> <b>Gli scenari delle violenze ag&#236;te</b></dt>

<dt>7.1. L&acute;uomo violento "in situazione"</dt>

<dt><b>8. Gli scenari delle violenze sub&#236;te</b></dt>

<dt>8. 1. La donna maltrattata "in situazione"</dt>

<dt><b>9. Mondi che si dischiudono. I percorsi conoscitivi delle violenze.</b></dt>

<dt><b>Cosa si fa e cosa non si riesce a fare</b></dt>

<dt>9.1. Mondi separati?</dt>

<dt>9.2. Il mondo della scuola</dt>

<dt>9.3. Il mondo dei servizi</dt>

<dt>9.4. Il mondo della prevenzione, del controllo e della repressione</dt>

<dt>9.5. Il mondo delle libere professioni</dt>

<dt>9.6. Il mondo dell&acute;associazionismo e del volontariato sociale</dt>

<dt><b>10. Che fare?</b></dt>

<dt>10.1. Verso il mondo della scuola</dt>

<dt>10.2. C&acute;&#232; modo e modo di informare</dt>

<dt>10.3. Rigenerare le reti sociali, di comunit&#224;, di appartenenza</dt>

<dt>10.4. L&acute;integrazione tra le diverse agenzie</dt>

<dt><b>11. Le violenze nella rappresentazione collettiva</b></dt>

<dt>11.1. Non so, non sento e non vedo</dt>

<dt>11.2. La normalit&#224; disordinata che spaventa</dt>

<dt>11.3. La coppia nell&acute;immaginario collettivo</dt>

<dt>11.4. 1 riferimenti sociali da attivare nel sapere comune</dt>

<dt>11.5. Da che cosa &#232; motivato il comportamento maschile violento</dt>

<dt><b>12.</b> <b>Che fare per gli uomini violenti?</b></dt>

<dt>12.1. Tra pessimismo e ottimismo</dt>

<dt>12.2. Tra repressione e nuove opportunit&#224;</dt>

<dt>12.3. Biografie del s&#233; di genere. Nuovi percorsi, nuovi servizi</dt>

<dt>e diverse modalit&#224; di intervento</dt>

<dt><b>13.</b> <b>Possibili piste di lavoro ed esperienze europee</b></dt>

<dt>13.1. Esiti teorici ed operativi della tematizzazione dell&acute;aggressore</dt>

<dt>13.2. Per un piano territoriale strategico contro la violenza domestica</dt>

<dt>13.3. Esperienze in Europa</dt>

<dt><b>14. Spunti di riflessioni conclusive</b></dt>

<dt><b>Bibliografia</b></dt>

<dt><b>Allegati</b></dt>

<dt>Nota metodologica</dt>

<dt>I profili dei testimoni significativi intervistati</dt>

<dt>Griglia per le interviste ai testimoni significativi</dt>
</dl>
  </p>        




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