I dati regionali sulla povertà

I dati Istat (2003) e l'analisi sulle diseguaglianze sociali in regione del Servizio Controllo stategico e statistica (2009)

Per la prima volta l´ISTAT ha costruito le stime di povertà regionale presentandole il 17 dicembre 2003. Il campione dell´indagine sui consumi ha riguardato circa 27 mila famiglie.
Contemporaneamente, sono state raccolte informazioni su situazioni di deprivazione e di disagio quali caratteristiche abitative e della zona di residenza, accesso ai servizi di base, aiuti economici ricevuti, percezione della condizione economica della famiglia e delle difficoltà finanziarie, per delineare un quadro articolato dei diversi aspetti, non solo monetari, dell´inclusione/esclusione sociale.

Questa indagine regionale dell´ISTAT  non ha trovato un riscontro così dettagliato negli anni successivi anche se alcuni dati sono comunque stati forniti annualmente e l´ultimo riferimento si ricollega ai dati proposti il 15 luglio 2010 dove si analizza la condizione della povertà nel 2009.

Innanzi tutto si fa riferimento alle tre macro aree Nord, Centro e Mezzogiorno, dove si osserva un´incidenza della povertà relativa rispettivamente pari al 4,9%, 5,9% e 22,7% per una media nazionale pari al 10,8% delle famiglie residenti in Italia (corrispondente a 2 milioni 657 mila famiglie).

In Emilia Romagna il dato nel 2009 si attesta al 4,1% (pari circa a 78.000 famiglie e 180.000 individui) contro il 3,9% del 2008; tale dato conferisce alla nostra regione il primato della minore incidenza di povertà relativa nel paese;  ad esempio nel Nord si rilevano il 4,4% della Lombardia e del Veneto per non parlare, nel Mezzogiorno, del 27,4% della Calabria o del 25,1% della Basilicata e della Campania. 

L´indagine del dicembre 2003 ha rilevato anche l´intensità della povertà, cioè in quale misura la spesa delle famiglie povere si discosta in termini percentuali dalla linea di povertà. Il dato nazionale (pari al 21,4%) era la sintesi di situazioni territoriali nettamente differenziate. In Emilia-Romagna l´intensità del 20,5% (superiore a quella della maggior parte delle regioni del Nord e del Centro) si associava ad una ridotta incidenza di povertà (4,5%) per cui la nostra regione si delineava in questa indagine ISTAT come un territorio con bassa presenza di famiglie molto povere.

Secondo i dati ISTAT EU SILC in Emilia-Romagna:

—        Il 10,5% delle famiglie arriva con molta fatica alla fine del mese

—        Il 9,3% non riesce a pagare regolarmente le bollette

—        Il 5,6% non riscalda adeguatamente la propria abitazione

—        Il 23,4% non riesce a sostenere una spesa imprevista di € 750

—        Il 6% non ha avuto soldi per spese mediche.

Facendo riferimento ai datii 2009 relativi alla povertà assoluta si rileva un 3,6% al Nord, del quale l'Emilia-Romagna fa parte, a fronte di un 3,2% dell'anno precedente: lieve aumento da imputarsi alla crisi economica con i suoi riflessi occupazionalii e dunque in termini di disponibilità di reddito. La media nazionale è del 4,7% in lieve aumento rispetto al 4,6% del 2008; il Centro è al 2,7% e il Mezzogiorno al 7,7%.

Documenti utili

      Dati ISTAT diffusi il 17 dicembre 2003

      Dati presentati dal Servizio Controllo stategico e statistica della Regione Emilia-Romagna il 16 novembre 2009

Azioni sul documento

ultima modifica 2013-10-01T12:33:00+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina