Povertà

Il fenomeno della povertà, come dimensione dell'esclusione sociale, comprende problematiche molto diverse fra loro ma collegate, quali la marginalità, la precarietà economica, la deprivazione culturale, la solitudine, la carenza di legami familiari e sociali

Cosa fa la Regione

I dati annuali relativi alla povertà attestano anno dopo anno la sostanziale tenuta della nostra regione che registra mediamente una spesa per consumi più alta rispetto alla media nazionale. Stesso discorso se si analizzano i dati relativi al rischio povertà o esclusione sociale. A questo proposito si vedano i report Rischio di povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna nel 2021 e nel 2022 e l’indagine sulla Spesa media mensile per consumi delle famiglie a cura del Settore statistico regionale.

La Regione Emilia-Romagna è storicamente una delle meno colpite dalle crisi economico-finanziarie che si sono succedute a partire dal 2008, anche se, inevitabilmente, non è stata e non è esente dagli effetti del generale scivolamento in povertà di tante fasce di popolazione. Di recente alle conseguenze sul piano economico e sociale della pandemia, si sono aggiunti gli effetti innescati dal conflitto in Ucraina: da un lato la gestione dei numerosi profughi e sfollati interni, dall’altro la crescita considerevole dei prezzi delle materie prime, dai combustibili al grano, che ha determinato un incremento dei prezzi di beni e servizi essenziali, approfondendo le difficoltà di nuclei e persone, in particolare delle categorie più fragili e deprivate non solo dal punto di vista delle risorse materiali (lavoro, casa) ma anche dal punto di vista delle reti di relazione, dei contesti di vita e della presenza, talvolta, di una sommatoria di problematiche, sociali, culturali, sanitarie e psicologiche.

Il fenomeno della povertà, come dimensione dell'esclusione sociale, non è infatti riassumibile solo con numeri e percentuali in quanto comprende problematiche molto diverse fra loro ma collegate, quali la marginalità, la precarietà economica, la deprivazione culturale, la solitudine, la carenza di legami familiari e sociali.

Per questi motivi la Regione ha sempre avuto una grande attenzione ad investire in misure per la prevenzione e il contrasto della povertà. Lo testimoniano, ad esempio, l’esperienza del Reddito di solidarietà (conclusasi con l’arrivo del Reddito di cittadinanza), l’adozione della L.R. 14/2015 per l'inserimento lavorativo e l'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, l’introduzione di una specifica misura denominata “Azioni di contrasto alle disuguaglianze e alla crisi economico sociale generatasi in seguito all’epidemia COVID-19” a favore dei Comuni e delle loro Unioni nella loro azione di sostegno di persone e nuclei in povertà, gli interventi attivati a favore di coloro che versano in condizioni di povertà estrema, la valorizzazione delle iniziative di recupero alimentare.

Una particolare importanza nella strutturazione di interventi e risposte, anche a carattere sperimentale, è rivestita dai programmi e fondi comunitari che in questi ultimi anni vengono orientati anche verso il contrasto alla povertà, alla grave deprivazione e all’esclusione sociale, in un’ottica di programmazione integrata. Molti dei LEPS, degli obiettivi di servizio e interventi previsti dai Piani nazionali povertà e “interventi e servizi sociali” vedono la convergenza di una pluralità di fondi: i LEPS del Pronto Intervento Sociale (PIS), quello dell’accompagnamento all’iscrizione anagrafica delle persone senza dimora, gli interventi di Housing first e le cd “Stazioni di posta” o Centri servizi per le persone senza dimora e in condizione di grave deprivazione materiale sono realizzati grazie ad un mix di fondi nazionali (Fondo nazionale politiche sociali e Fondo nazionale povertà) e comunitari quali il Programma ReactEU, FSE + 2021-2027 e il PNRR.

Inoltre la Regione è capofila del Progetto Rebuilding finalizzato a supportare i territori nella programmazione, gestione e monitoraggio dei fondi nazionali e comunitari.

Fanno da cornice agli interventi regionali in materia il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato con Delibera dell'Assemblea legislativa n. 120 del 12 luglio 2017, che si pone come primo obiettivo la lotta all'esclusione, alla fragilità e alla povertà, e il Piano regionale per il contrasto alle povertà 2022-2024.

Inoltre la Regione interviene inoltre sul tema dell’integrazione sociale delle comunità di Rom e Sinti presenti in regione.

A chi rivolgersi

Area Programmazione sociale, integrazione e inclusione, contrasto alle povertà
Settore Politiche sociali, di inclusione e pari opportunità
viale Aldo Moro 21, 40127 Bologna

Viviana Bussadori
0515277495  |  viviana.bussadori@regione.emilia-romagna.it

Antonella Gandolfi
0515277231  |  antonella.gandolfi@regione.emilia-romagna.it

Michela Bottazzi
0515279536  |  michela.bottazzi@regione.emilia-romagna.it

Per approfondire

2023

2022

2021

2020

2019 e precedenti

Norme e atti

Link utili

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ultima modifica 2024-03-07T11:13:25+01:00
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