Rimini, per il Festival “Le Città Visibili” recitano giovani rifugiati

«Dobbiamo arrivare a vedere che il nostro fine è una società in pace con se stessa, una società che può vivere con la sua coscienza». È dalle parole di Martin Luther King che prende vita lo spettacolo “I have a dream” che si terrà martedì 30 luglio 2019 nell'ambito del VII Festival “Le Città visibili”, in corso a Rimini fino al primo agosto.

«La performance di danza contemporanea – scrivono gli organizzatori - si ispira ai principi di Martin Luther King che aveva un sogno: che tutti gli uomini potessero essere uguali senza essere giudicati dal colore della pelle». Quel sogno non si è però ancora compiuto: «Tanto ancora bisogna fare per accettare l'altro, il diverso, il profugo, colui che fugge dalla miseria, dalla guerra civile. Il sogno di questi uomini, di queste donne e dei loro figli è vivere una nuova vita in un mondo in cui si sentano completamente accettati».

La performance – che ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia e che si avvale della collaborazione dell'associazione Il palloncino rosso – racconta, nelle ore del tramonto, il viaggio vissuto dagli immigrati e tutte le difficoltà incontrate: la speranza, la sete, la fame, le torture e, purtroppo, a volte la morte.

Sul palco, negli spazi dell'ex Colonia Bolognese, salgono gli artisti di AlphaZTL, diretta dal coreografo Vito Alfarano, e numerosi ragazzi profughi rifugiati in Italia.

Il Festival è organizzato dall'associazione Le Città Visibili e dal Circolo Milleluci con la collaborazione del Comune di Rimini e di Romagna Acque Società delle Fonti e grazie al sostegno, tra gli altri, dell'Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

Spettacolo a posti limitati, ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria ai numeri: 335/436986 e 328/0755002.

• Quando: 30 luglio 2019, dalle ore 20 alle 23
• Dove: ex Colonia Bolognese, viale Principe di Piemonte 64, Rimini