"Il nuovo picchio", a San Felice sul Panaro aperta la residenza per disabili

È il quarto progetto realizzato grazie fondo promosso da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Confservizi per contribuire alla rinascita dei territori colpiti dal sisma

Il Centro socio riabilitativo residenziale per disabili gravi e gravissimi “Il nuovo Picchio” di San Felice sul Panaro (Mo) ha una nuova sede. La struttura, più ampia, moderna, sicura e all’avanguardia dal punto di vista energetico, prende il posto di quella già esistente e non più in grado di soddisfare le esigenze del territorio. Per la costruzione dell’edificio, che occupa una superficie di 1.600 metri quadrati, sono stati investiti quasi due milioni di euro del Trust Nuova Polis Onlus, il fondo promosso da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Confservizi per contribuire alla rinascita dei territori colpiti dal sisma di sette anni fa. Si tratta del quarto dei cinque progetti emiliani realizzati grazie a questo fondo. 

La struttura, gestita dall’Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) dei Comuni modenesi dell’Area nord, è uno degli 88 Centri di assistenza a tempo pieno per persone con disabilità gravi presenti in Emilia-Romagna.

“Il nuovo Picchio” accoglierà 20 persone offrendo loro uno spazio protetto e gestito da personale qualificato, per garantire un’assistenza continua e attività educative e riabilitative adeguate; ulteriori 2 posti saranno disponibili per le emergenze.

La nuova struttura

La nuova struttura residenziale, costruita totalmente in legno, avrà sede in un edificio a due piani composto da quattro corpi aggregati e comunicanti tra loro. Al piano inferiore trovano posto ambulatori medici, laboratori, palestra, mensa, una sala comune per la socializzazione e l’accoglienza dei parenti; in quello superiore sono collocate le stanze da letto e i servizi igienici.

All’avanguardia anche dal punto di vista ambientale: gli impianti, ad elevata efficienza energetica, sono alimentati dalla rete di teleriscaldamento ed è prevista anche la raccolta delle acque piovane da riutilizzarsi per i servizi, le pulizie e l’irrigazione.

All’esterno dell’edificio si apre una zona verde studiata secondo i principi dell’“healing garden” (giardini terapeutici, utilizzati prevalentemente nel controllo dello stress) che permettono di favorire e migliorare la salute e il benessere degli ospiti attraverso una particolare scelta delle specie vegetali e il disegno dei percorsi pavimentati.

L’impegno della Regione per i disabili

Sul piano dell’assistenza a disabili e anziani, l’Emilia-Romagna è la Regione con il Fondo regionale per la non autosufficienza - istituito nel 2004 - più alto in Italia: nel solo 2018 sono stati investiti oltre 482,6 milioni di euro, in aumento rispetto al 2017 (478,6 milioni), per lo sviluppo della rete dei servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica. Ogni anno, un terzo delle risorse del Fondo, più di 160 milioni, viene destinato a finanziare i servizi socio-sanitari per persone con disabilità. In tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, sono complessivamente 256 i centri socio-riabilitativi diurni e residenziali (88 quelli residenziali per persone affette da disabilità grave e gravissima), che offrono una disponibilità di 3.838 posti. Alle risorse regionali si aggiungono ogni anno oltre 50 milioni di euro messi a disposizione dagli Enti locali.

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ultima modifica 2019-06-03T09:28:15+02:00
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