Il Programma regionale si articola in tre aree:

  • Sportelli informativi rivolti a tutta la popolazione detenuta, con funzioni di ascolto, accoglienza, orientamento e accompagnamento nonché di mediazione linguistica e interculturale per i migranti con particolare riferimento alle persone in fase di dimissione (dimittendi)
  • Interventi per il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti, finalizzati quindi a garantire alle persone un efficace e attivo utilizzo del tempo detentivo attraverso l’incremento dell’offerta di attività formative, culturali, ricreative, sportive e tramite progetti sperimentali di studio e/o lavoro all'interno e fuori del carcere, con il coinvolgimento del volontariato regionale. Vengono inoltre attivate azioni di sostegno ai legami famigliari, in particolare alla cura e all'educazione di minori quando presenti negli istituti con le madri
  • Realizzazione, in stretta connessione con l'UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna), di azioni di accoglienza, accompagnamento sociale, tirocini e inserimenti lavorativi finalizzate ad un graduale rientro nel tessuto socio-lavorativo di coloro che si trovano in esecuzione penale esterna o che abbiano terminato di scontare la pena da non più di 6 mesi. Una particolare attenzione viene riservata alle donne detenute, ai legami familiari ed alla relazione genitori-figli

Da segnalare infine quale ambito di intervento quello volto a creare un raccordo tra le strutture detentive e i servizi territoriali del Comune di residenza, al fine di costruire i percorsi di uscita per le persone dimittende con carattere di elevata fragilità.