Gli altri interventi regionali nell'ambito della povertà e dell'emarginazione sociale

- La crisi economica del 2008, oggi non ancora superata, ha fatto emergere anche nella nostra regione nuove tipologie di poveri quali cassintegrati, lavoratori precari, disoccupati, genitori separati con figli a carico, ecc. che costituiscono fasce sociali cosiddette "impoverite".
Tra le misure a sostegno delle persone scivolate in condizioni di povertà un ruolo fondamentale è rappresentato dal diritto al cibo.
Questo ambito di lavoro promuove e valorizza l'attività degli enti no profit impegnati nel recupero delle eccedenze alimentari per la loro ridistribuzione a persone meno abbienti (Legge regionale n.12/2007).
Il recupero alimentare a fini di solidarietà sociale è una azione con molteplici implicazioni: lotta agli sprechi, tutela dell’ambiente, attivazione di reti e risorse territoriali.

- Le politiche regionali di contrasto della povertà e dell'esclusione sociale si rivolgono anche ai target più vulnerabili.
Tra queste le persone in situazioni di marginalità estrema, i "senza dimora".
La condizione di queste persone in realtà è il risultato di un insieme di fattori in cui la mancanza di una abitazione o il vivere in un alloggio inadeguato costituiscono solo uno dei tasselli.
Le persone che versano in situazioni marginalità estrema infatti hanno esistenze contrassegnate da storie di disgregazione di rapporti familiari, perdita delle reti relazionali, indigenza e povertà estrema, assenza di un reddito stabile, poche o nulle prospettive di trovare una qualche forma occupazionale, problemi legati all'abuso di alcool e sostanze con le inevitabili ripercussioni sulla salute, problemi di natura psichiatrica.

- Nell'ambito degli interventi per il contrasto alla povertà e all'emarginazione rientrano anche quelli a favore delle comunità Rom e Sinte presenti sul territorio.
Particolare attenzione viene posta all'obiettivo di favorire una maggiore autonomia ed emancipazione di queste comunità che nella nostra regione sono caratterizzate pressoché esclusivamente da cittadini italiani da generazioni.