Una strategia di sostegno alle famiglie e ai bambini

Alla strategia di graduale ripresa delle attività, devono necessariamente accompagnarsi forme di sostegno alle famiglie e ai bambini da bilanciare con la tutela della salute e della sicurezza. No a passi indietro sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e sui diritti delle donne.

Oggi abbiamo portato al Governo proposte per modalità alternative di svolgimento in sicurezza dei centri estivi, con sguardo più ampio al futuro dei servizi educativi per l’infanzia.

Come Regione abbiamo avviato già nella settimana scorsa con i soggetti coinvolti in questo campo un ampio confronto per mettere insieme le migliori competenze ed individuare soluzioni creative, responsabili, sicure per una graduale ripresa della vita sociale e all'aria aperta dei più piccoli. Tema complesso: si tratta di trovare il giusto bilanciamento tra il diritto all'educazione e alla socialità dei bambini e la tutela della salute e della sicurezza loro, di educatrici ed educatori e delle famiglie, costruendo precisi protocolli e buone pratiche che facciano rispettare norme di prevenzione adeguate.

Attività organizzate in piccoli gruppi, seguiti sempre dallo stesso educatore (o più d’uno ma senza contatti tra gruppi diversi), bambini accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti. Triage all’ingresso per individuare eventuali sintomi, formazione adeguata e utilizzo da parte degli educatori dei dispositivi di protezione individuale, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione degli spazi e di giochi e materiali.
Sono alcune delle proposte per immaginare una graduale riapertura in sicurezza dei Centri estivi che abbiamo elaborato grazie al confronto regionale con amministratori locali, coordinamenti pedagogici territoriali, soggetti gestori, Terzo settore, esperti in campo educativo e sanità pubblica, ed altri contributi pervenuti.
Proposte che questa mattina ho portato in videoconferenza anche alle Ministre Bonetti, Azzolina e Catalfo e al Ministro Spadafora, e che saranno messe a disposizione della Conferenza delle Regioni e del Governo, per dare un contributo propositivo in vista delle valutazioni dell’Esecutivo sulla riapertura dei Centri estivi, sperando che si mettano in campo soluzioni di supporto concreto alle famiglie e ai bambini al più presto e che queste proposte ed eventuali sperimentazioni stimolino la riflessione anche sul futuro dei servizi educativi per l’infanzia.

Una riorganizzazione di questo tipo comporterebbe notevoli costi aggiuntivi, per il maggior numero di educatrici ed educatori, costi di sanificazione e di procedure di massima tutela della salute e della sicurezza: fondamentale quindi la prospettiva annunciata dalla Ministra Bonetti di un significativo sostegno economico dello Stato alla ripartenza in sicurezza delle attività estive, cui accompagnare lo sforzo congiunto anche di regioni ed enti locali.

Nel frattempo e finché i servizi educativi sono sospesi è importante rinnovare e rafforzare le misure di sostegno già previste dal Cura Italia come i congedi parentali speciali e l’estensione dei permessi previsti dalla legge 104/92. Inoltre, sarebbe utile prevedere un utilizzo più flessibile dei bonus babysitter, ad esempio proprio per accedere ai centri estivi.

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ultima modifica 2020-05-04T11:02:28+02:00
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