L’atrocità folle della guerra non fermerà la solidarietà e la cooperazione tra i popoli

Un tavolo di emergenza organizzato dalla Regione Emilia-Romagna

“Ci sono code anche di 30 chilometri ai confini, qui oltre al supporto economico ci servono proprio i beni e il cibo per gli sfollati perché alcune cose non si trovano più”.

Ce l’ha raccontato Ivan, collegato da Kiev, durante la riunione di coordinamento che abbiamo appena concluso con le ong operanti in e per l’Ucraina.

Un tavolo di emergenza organizzato dalla Regione Emilia-Romagna per capire come possiamo dare sostegno alla popolazione in fuga dalle bombe e alle persone che ancora si trovano nelle zone colpite dalla guerra.

Alcune organizzazioni umanitarie si organizzano per acquistare in loco o oltre confine medicinali (antidolorifici in particolare), coperte, indumenti e biancheria, alimenti a lunga conservazione, prodotti per igiene personale, e tentano di distribuirli alla popolazione attraverso una rete di volontari che utilizza mezzi propri scortati da cordoni militari.

Altre associazioni che gestivano case-famiglia sono riuscite a lasciare l’Ucraina e a mettere in salvo bambine e bambini. Altri continuano a prestare soccorso alle persone sfollate in loco.

La Regione Emilia-Romagna è a stretto contatto con loro in questa fase di emergenza ed è pronta a dare un contributo concreto per alimentare questa rete di mutuo soccorso e di aiuti umanitari.

L’atrocità folle della guerra non fermerà la solidarietà e la cooperazione tra i popoli.

Elly Schlein

Vicepresidente della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna e Assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE

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ultima modifica 2022-03-10T14:43:50+02:00
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