Richiedenti asilo e rifugiati. A Bologna Piazza grande cerca volontari per il Centro Aria

Sono due i nuovi progetti in cantiere per i ragazzi ospiti nel centro di seconda accoglienza "Aria", gestito dalla cooperativa Piazza Grande. Tra le persone inserite nei percorsi bolognesi Sprar-Siproimi, attualmente 54 persone tra richiedenti asilo e rifugiati, infatti, è emerso un bisogno di socialità e relazione. Bisogno ascoltato e raccolto dagli operatori del centro, che hanno deciso così di arruolare nuovi volontari da mettere al servizio delle attività: da una parte saranno realizzati dei percorsi di sostegno allo studio per coloro che ne hanno bisogno, dall'altra invece sarà l'aspetto ricreativo a prevalere perché un gruppo di coetanei, residenti in città, condividerà con gli ospiti di Aria momenti di svago e culturali.

"Per i ragazzi che arrivano dall'altra parte del mondo è importante avere qualcuno con cui socializzare. Con cui, semplicemente, prendere un caffè, andare al cinema, a teatro o fare una passeggiata", spiega Andrea Giagnorio, coordinatore dei volontari di Piazza Grande. Che continua: "Siamo in fase di organizzazione del progetto, perché ha degli aspetti di novità e va strutturato, ma soprattutto questa situazione d'incertezza legata alla pandemia non ci facilita per nulla".

I volontari dovranno essere maggiorenni e per l'aiuto compiti e sostegno allo studio sono richieste anche competenze di base su materie specifiche. "Vorremmo cominciare con un gruppo di cinque-sei persone. Ora è in corso un'esperienza pilota e sta andando bene - spiega Leonardo Tancredi, operatore del centro. C'è un problema di isolamento delle persone accolte rispetto al resto della società. Vorremmo rompere la cerchia ristretta delle amicizie che si creano tra connazionali, perché tramite la conoscenza dell'altro è possibile abbattere pregiudizi e stereotipi. E questa è un'esigenza che parte anche e soprattutto da loro".