Attività dei servizi sociali di tutela minori e di accoglienza di bambini e ragazzi e dei Centri per le Famiglie
Le mutate condizioni di contesto hanno consentito alla Regione Emilia-Romagna di aggiornare e ridefinire i progetti di assistenza e sostegno ai singoli ed alle famiglie in condizioni di fragilità, precedentemente regolati con nota del 18 marzo scorso, pur nella garanzia della sicurezza degli utenti e degli operatori dei servizi.
L’obiettivo è quello di fornire un quadro di riferimento utile alla ripresa degli interventi precedentemente sospesi o limitati, fermo restando che questi devono essere declinati nel contesto locale attraverso un’attenta valutazione che coinvolga i Servizi sociali e sanitari, gli Enti locali titolari dei Centri per le famiglie, i soggetti gestori e le famiglie affidatarie, i Dipartimenti di Sanità pubblica e Cure primarie e l’autorità giudiziaria, ove necessario.
Si tratta, in particolare di:
- Accoglienza in comunità
- Comunità e affidi familiari a carattere semiresidenziale
- Incontri con i genitori e rientri in famiglia dei minori accolti presso le strutture e le famiglie affidatarie
- Attività di servizio sociale territoriale ed attività educativa domiciliare
- Attività dei Centri per le Famiglie
- Azioni di supporto alle operatrici e agli operatori
La nota della Direzione generale Cura della persona, salute e welfare (189.96 KB) «Ulteriori indicazioni operative per la corretta gestione delle attività dei Servizi sociali territoriali (Area tutela minori), dei Servizi di accoglienza di bambini e ragazzi ai sensi della DGR 1904/2011 e ss.mm.ii. e dei Centri per le famiglie di cui alla DGR 391/2015».