L'emergenza Covid-19 pesa sulla società e sulle persone. La Regione aumenta il proprio impegno sul Fondo sociale regionale con il 4% di risorse in più rispetto all'avvio dell'anno scorso

Tra risorse statali e regionali, raggiunta quota 51 milioni di euro per il sostegno a persone e famiglie in difficoltà economica anche a causa della pandemia. Approvata dalla Giunta la programmazione e ripartizione delle risorse tra i Comuni

Sostenere concretamente le famiglie e le persone in maggiore difficoltà di fronte alla crisi economica e sociale determinata dall’emergenza sanitaria da Covid-19. È con questo obiettivo che la Regione Emilia-Romagna, con un atto approvato nei giorni scorsi dalla Giunta, ha stanziato 51,3 milioni di euro, 2 milioni in più rispetto all’avvio dello scorso anno, per finanziare il Fondo sociale regionale 2021.

Destinatari delle risorse - circa 23 milioni provenienti dalle casse regionali e la restante parte, 28 milioni, dallo Stato - sono Comuni e Unioni di Comuni, che le utilizzeranno per rafforzare gli interventi e i servizi sociali del territorio, in base alle esigenze e alle priorità definite e programmate tramite i Piani di zona a livello distrettuale. La scadenza per la presentazione dei Piani alla Regione è fissata per il prossimo 31 maggio.

Dei 51,3 milioni complessivi, 44,1 saranno impegnati sui servizi, con particolare attenzione ai bisogni di bambini, adolescenti e famiglie, specialmente le più vulnerabili e quelle più colpite dalla crisi economico-sociale causata dalla pandemia. I restanti7,2 milioni serviranno a finanziare i centri per le famiglie e i progetti per la prevenzione dell’allontanamento dei minori, migliorare la qualità della vita dei detenuti negli Istituti penitenziari della regione e a favorirne il reinserimento sociale e lavorativo, con un aumento delle risorse rispetto agli anni precedenti. E ancora, a sostenere il trasporto pubblico locale per le persone in condizione di fragilità sociale, con due novità: le risorse serviranno anche a rendere gratuito il trasporto pubblico locale per le persone senza dimora; e le famiglie numerose con 4 o più figli potranno beneficiare delle tariffe agevolate con dichiarazione Isee innalzata a 28mila euro, rispetto alla soglia dei 18mila fissata negli anni precedenti. Per le persone senza dimora sono previste risorse dedicate anche per sostenere servizi ed accoglienza diurna, percorsi abitativi in autonomia e i servizi di assistenza nelle unità di strada.

Tra gli interventi che i Comuni possono decidere di potenziare rientrano: quelli di sostegno economico alle persone in difficoltà, sostegno socio educativo agli adolescenti in difficoltà e con disabilità, progetti di mediazione familiare ed educazione alla genitorialità; sostegno ai bambini in difficoltà nell’ambito scolastico e nel tempo libero per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico; attività di carattere educativo e sociale di preadolescenti, adolescenti per promuovere la socializzazione e arginare il diffondersi delle diverse forme di disagio e ritiro sociale, che con il perdurare dell’emergenza sanitaria sono in aumento.

La ripartizione dei fondi, per provincia

A livello territoriale, i 44,1 milioni destinati alla gestione dei servizi sociali e sociosanitari saranno così suddivisi tra le province dell’Emilia-Romagna: Bologna 10,1 milioni di euro; Modena 7,1; Reggio Emilia 5,3; Parma 4,5; Forlì-Cesena 3,8; Ravenna 3,9; Ferrara 3,3; Rimini 3,2; Piacenza 2,9. Per l’assegnazione delle risorse dovrà essere completato l’iter, con un ulteriore passaggio del testo in Giunta, la prossima settimana.

Deliberazione di Giunta regionale n. 473/2021 “Programma annuale 2021: ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi della L.R. n. 2/2003 e ss.mm.ii.. Individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla Deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 120/2017 e al Decreto interministeriale del 19 novembre 2020. Programma attuativo povertà 2021”

Gli interventi finanziati

I 7,2 milioni di euro stanziati dalla Regione sono destinati a Comuni e Unioni di Comuni per rafforzare gli interventi e i servizi sociali del territorio su progetti specifici, in base alle esigenze e alle priorità definite e programmate tramite i Piani di zona a livello distrettuale. Tra questi:

Programma finalizzato al contrasto alle disuguaglianze: 3milioni di euro

In considerazione del perdurare della situazione di emergenza sanitaria sociale e dei risultati positivi raggiunti tramite gli interventi innovativi messi in campo nel 2020, si è valutato di confermare il finanziamento dedicato all’attuazione di azioni di contrasto alle disuguaglianze sociali in seguito alla pandemia già previsto nel 2020.

Si tratta complessivamente di 3 milioni di euro dedicati in via esclusiva a misure di aiuto e supporto ai cittadini in situazioni di fragilità e precarietà impreviste, forme di indebitamento, nuove vulnerabilità. Contributi che serviranno a dare risposta ad esigenze concrete, come il pagamento dell’affitto di casa e utenze domestiche, buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, sostegno a forme di autoimprenditorialità, oltre all’acquisto di dispositivi digitali o connessioni internet.

Programma finalizzato sostegno mobilità soggetti fragili: 1 milione e 500mila euro

A inizio anno la Giunta ha approvato la proroga dell’accordo regionale con le aziende di trasporto sulle tariffe agevolate di abbonamento annuale a favore di determinate categorie sociali. Tale strumento è stato rinnovato allargando la platea dei beneficiari a una nuova tipologia di utenza: le persone senza dimora, che potranno usufruire di un abbonamento semestrale agevolato a tariffa calmierata. L’utilizzo di questa misura rientra nell’ambito dei percorsi di presa in carico e/o inserimento sociale delle persone senza dimora da parte dei servizi sociali territoriali. Le risorse assegnate con il Fondo Sociale Regionale permetteranno ai Comuni di coprire integralmente il costo degli abbonamenti semestrali agevolati per le persone senza dimora. Inoltre, dal 2021 è stata innalzata la soglia della certificazione Isee per le famiglie numerose con 4 e più figli, prevista nell’accordo precedente (da 18mila euro si passa a 28mila euro di Isee).

Programma finalizzato “Carcere”: 650 mila euro

È stato previsto un aumento di 50mila euro rispetto allo scorso anno, considerato l’impatto della pandemia sugli istituti penali e sulle persone detenute.

Le attività previste riguardano sia azioni all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari, nell’ambito delle misure alternative alla detenzione. Per le attività previste all’interno degli istituti – dagli sportelli informativi per i detenuti alle attività di formazione- sarà importante sostenerne l’attuazione attraverso modalità a distanza e/o per via telematica e, in considerazione dell’andamento della pandemia, prevederne la riprogettazione.

Anche le attività in area penale esterna, finalizzate al graduale reinserimento delle persone detenute (percorsi di formazione professionale, supporto al reperimento di alloggio, percorsi di giustizia riparativa attraverso la mediazione penale), dovranno essere progettate e realizzate in considerazione delle misure di contenimento della pandemia.

Programma finalizzato “P.I.P.P.I” (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione): 350mila euro

È stato confermato il rafforzamento delle ‘Linee di indirizzo nazionali sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità - programma P.I.P.P.I’., previsto già lo scorso anno (+100mila euro). Si tratta di un percorso dedicato ai servizi sociali - area tutela minori, che punta a prevenire l’allontanamento dei minori dal nucleo famigliare. Nell’annualità 2021 partecipano i distretti di Ferrara Centro nord, Ferrara Ovest, Vignola, Castelfranco e Forlì.

Programma finalizzato “Centri per le famiglie”: 1 milione e 350mila euro

Si tratta di risorse dedicate a sostenere e qualificare le molteplici attività dei centri per le famiglie (informazione, sostegno alle competenze genitoriali, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, attività informative e interventi domiciliari per mamme in gravidanza e bambini nei primi mesi di vita, percorsi di auto mutuo aiuto per i neo genitori che presentano segnali di fragilità).

Programma finalizzato al supporto delle persone senza dimora: 300mila euro

300 mila euro saranno destinati al rafforzamento dei servizi per le persone senza fissa dimora. In questo caso i fondi andranno esclusivamente ai distretti che comprendono un Comune con più di 50 mila abitanti, dove il fenomeno della grave emarginazione adulta e senza dimora è più diffuso, per garantire la prevenzione del contagio da Coronavirus eliminando o riducendo la presenza in “strada” di queste persone specialmente in vista dei mesi invernali. Tra le azioni previste, l’aumento dei posti di accoglienza sulle 24 ore, la sperimentazione di percorsi abitativi in autonomia quali l’housing first (piccoli appartamenti indipendenti); una maggiore diffusione dei servizi di assistenza in strada (unità di strada sociali per i senza dimora) e di risposta ai bisogni sanitari e primari (mense, docce); attività di orientamento e accompagnamento ai servizi (sanitari, del lavoro…) nell’ambito di progetti per l’autonomia socio-lavorativa.

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ultima modifica 2022-09-09T11:03:41+01:00
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