Ma io sono nato adottato?

Un volume raccoglie domande e risposte emerse in dieci anni di lavoro con gruppi di aspiranti genitori adottivi

Un volume a cura di Cristina Buda, Assistente Sociale, Referente équipe adozioni Servizio Sociale Territoriale, Distretto di Rimini e Tamara Betti, Assistente Sociale, Servizio Tutela Minori Distretto di Riccione, Servizio territoriale Distretto di Riccione.

Il volume illustra sapientemente due dimensioni entrambe molto importanti per chi ha deciso di candidarsi ad accogliere un figlio attraverso l’adozione: la prima chiarisce aspetti relativi alle procedure e alla normativa, spiegando con precisione il significato di alcuni dei concetti più ricorrenti in ambito adottivo (come, ad esempio, adozione mite, rischio giuridico e altri ancora); la seconda entra nel merito dei contenuti più significativi e qualificanti dell’accogliere e crescere un bambino in adozione e propone una serie di riflessioni estremamente pertinenti e utili su ciascuno dei temi affrontati.

Ciò che rende particolarmente interessanti e preziosi i contenuti proposti è il fatto che essi nascono direttamente dalla esperienza dei gruppi di preparazione per aspiranti genitori adottivi che, da moltissimi anni, vengono effettuati dell’Équipe Socio-Sanitaria Adozioni competente per il Distretto di Rimini e per il Distretto di Riccione.

Le voci delle persone che hanno partecipato in un arco di tempo di dieci anni, dal 2005 al 2015, ai corsi di preparazione all'Adozione Nazionale e Internazionale sono le vere protagoniste di queste pagine realizzate dagli operatori socio-sanitari dell’Équipe Adozioni competente per il territorio della provincia di Rimini. In questa prospettiva gli ambiti istituzionali diventano luoghi di confronto, di cambiamento, di antidoto all’isolamento.

L’immagine in copertina richiama quella di un puzzle con tanti tasselli. In ogni capitolo “si discute” intorno ad un tassello, ognuno di questi rappresenta un argomento emerso dal lavoro con le coppie durante i gruppi. I tasselli costituiscono i temi che i bambini provenienti da situazioni familiari sfavorevoli, caratterizzate dalla rottura dei legami primari, hanno necessità di esplorare.

Gli argomenti trattati sono stati stimolati da una domanda che si trova all'inizio di ogni tassello; i partecipanti ai gruppi hanno fatto delle riflessioni, hanno cercato delle parole, delle immagini, hanno provato delle emozioni e si sono messi in gioco con l’obiettivo di identificarsi con i bisogni dei bambini.

Al termine di questa ricerca abbiamo potuto confermare come il lavoro all’interno dei gruppi possa realmente dare vita ad un autentico percorso di crescita consapevole e di come il confronto tra le coppie renda possibile un coinvolgimento concreto sulla realtà adottiva.

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ultima modifica 2024-06-18T12:47:07+02:00
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