Il Progetto triennale Territori per il reinserimento TPR Emilia-Romagna, approvato il 25 luglio 2023, con scadenza il 31 dicembre 2025 e realizzato con la partnership del Provveditorato regionale PRAP, UIEPE, CGM, ANCI ed i Comuni sede degli Istituti di pena in qualità di attuatori delle azioni territoriali.

Il progetto triennale, finanziato con 1 milione e 950mila euro dalla Regione e con 4,2 milioni dalla Cassa Ammende per un totale di 6 milioni e 150mila euro, è suddiviso in 5 aree di intervento:

Si compone di cinque aree:

  1. Percorsi di inclusione sociale, abitativa e inserimento lavorativo;
  2. Interventi per il miglioramento della qualità della vita ad integrazione dei percorsi trattamentali all'interno degli Istituti di Pena;
  3. Sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alla giustizia riparativa, della mediazione penale e a favore delle vittime di reato;
  4. Progetti sperimentali di rilievo regionale:
    - a favore del reinserimento dei giovani adulti, 18 25 anni, in carico al Centro di Giustizia Minorile,
    - a favore del reinserimento degli Internati presso la casa di Reclusione di Castelfranco Emilia,
    - a favore delle persone inserite nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) di Reggio Emilia;
  5. Azioni di sistema regionali per l’attuazione del programma triennale.

Gli interventi previsti sono:

  • di inclusione sociale e/o occupazionale per le persone in esecuzione penale o sottoposte a misure e sanzioni di comunità;
  • di formazione professionale e di riconoscimento delle competenze formali e informali e accompagnamento all’inserimento lavorativo per le persone in esecuzione penale o sottoposte a misure e sanzioni di comunità;
  • di assistenza ai detenuti, agli internati o alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a misure e sanzioni di comunità e alle loro famiglie;
  • di recupero dei soggetti tossicodipendenti o assuntori abituali di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche, di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria;
  • a sostegno delle persone che presentano situazioni di particolare vulnerabilità, con particolare attenzione alle donne detenute e con prole;
  • di accoglienza abitativa temporanea;
  • culturali e/o mirati alla promozione della cittadinanza attiva;
  • di mediazione sociale e culturale e gestione dei conflitti;