Centri estivi e soggiorni socioeducativi
La Regione sostiene le famiglie con figli che frequentano centri estivi e soggiorni socioeducativi
Anno 2024
Anche per il 2024 la Regione ha confermato i contributi a sostegno dei costi di frequenza dei centri estivi: 7 milioni di euro di “bonus rette” provenienti dalla nuova programmazione di fondi europei Fse plus per l’inclusione sociale.
Si tratta del settimo anno consecutivo.
Le risorse vengono ripartite tra i Comuni e le Unioni comunali dell’intero territorio, e sono rivolte a famiglie (anche affidatarie) con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2011 al 2021 in cui uno, in caso di famiglie monogenitoriali, o entrambi i genitori risultino occupati e residenti in Emilia-Romagna.
La richiesta del contributo deve essere fatta al Comune/Distretto di residenza.
Sono infatti i Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a concedere i contributi.
Nel 2023 sono stati 27.758 i bambini e ragazzi che hanno usufruito del sostegno regionale; un dato in aumento rispetto al 2022, che ha visto l’erogazione di 24.466 contributi.
I Centri estivi accreditati (dati aggiornati all'11 luglio 2024)
Destinatari e criteri di assegnazione dei contributi
Sono destinatari del contributo le famiglie con attestazione ISEE fino a 24.000 euro.
I genitori potranno contare su un contributo massimo di 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana, per la frequenza ai Centri estivi. I contributi concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale.
Potranno chiedere il bonus anche le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupati, purché abbiano sottoscritto un Patto di servizio, quale misura di politica attiva del lavoro (strumento utilizzato dai Centri per l’impiego per formalizzare un accordo con disoccupati e occupati sul progetto per l’inserimento lavorativo o la partecipazione a un percorso formativo). Infine, potrà essere presentata richiesta nei casi in cui anche un solo genitore sia impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente.
Cosa sono i Centri estivi, i requisiti dei gestori
I centri estivi sono strutture organizzate per l'accoglienza di bambini e ragazzi durante il periodo estivo. Offrono attività ludiche, sportive e didattiche per favorire lo sviluppo e la socializzazione dei partecipanti, oltre a rappresentare una soluzione per le famiglie che lavorano e non hanno la possibilità di seguire i figli durante le vacanze. Nella maggioranza dei casi, il committente è il Comune di residenza, che affida la gestione del servizio a cooperative sociali o associazioni del territorio; in altri casi, i centri sono organizzati da privati.
Tra i requisiti richiesti ai soggetti gestori: accoglienza senza discriminazioni, inclusione di bambini con disabilità, progetto educativo e organizzazione del servizio. Dovranno inoltre seguire le linee guida regionali su igiene e alimentazione.
Per i Comuni: i materiali per la promozione
Regione Emilia-Romagna ha predisposto locandine personalizzabili da ogni Comune o Unione di Comuni.
Per informazioni
L'attività è di competenza dell'Area Infanzia e adolescenza, pari opportunità, Terzo settore - Settore Politiche sociali, di inclusione e pari opportunità.
Misure di conciliazione e Centri estivi
Direttiva Centri estivi e requisiti funzionali e strutturali
- Camilla Garagnani Cavallazzi
0515277515
3478498706
Camilla.Garagnani@regione.emilia-romagna.it - Mariateresa Paladino
0515277516
3396823101
Mariateresa.Paladino@regione.emilia-romagna.it