Intercultura

Dalle storie ai bisogni

In un dossier del Centro interculturale RiESco, l'analisi di un incontro: quello tra famiglie migranti e i servizi educativi per l'infanzia

Fare il punto sul tema delle famiglie straniere e dell'inclusione nelle scuole e nei servizi educativi di Bologna: è questo l'obiettivo che si è proposto il CD>>LEI(Centro di Documentazione - Laboratorio per un'Educazione interculturale) del Comune di Bologna attraverso la pubblicazione del report "Dalle storie ai bisogni. Dare voce alle famiglie straniere nei servizi educativi per l'infanzia", a cura di Mirca Ognisanti (Centro RiESco - Centro Servizi Consulenza Risorse Educative Scolastiche).

«Ci siamo interrogati sulla capacità del sistema educativo, in particolare dei servizi per l'infanzia, di far fronte alla pluralità ed alla complessità delle domande e dei bisogni. Questa sintesi – così l'introduzione al report - muove dall'analisi della letteratura prevalentemente nazionale e, in particolare, delle pubblicazioni disponibili presso la biblioteca del Centro, così come da quella internazionale reperita on-line. Alla lettura della produzione scientifica si aggiunge l'esperienza del Centro quale osservatorio dei bisogni dei servizi educativi e scolastici, esplicitati dalle domande che giungono allo sportello interculturale del centro e dalla richiesta di interventi di mediazione e formazione in questo ambito».

Il Centro RiESco ritiene «prioritario» investire attenzioni sull'incontro fra famiglie e servizi per quella fascia d'età dei piccoli che va dai 0 ai 6 anni, essendo questa una fase cruciale per la vita educativa del bambino e dunque dello stesso nucleo familiare. «Per la famiglia in migrazione infatti, dopo la nascita del bambino e con il suo ingresso a scuola, tutto il nucleo sperimenta l'intensa esperienza dell'esposizione a una nuova lingua e del contatto con il mondo esterno. I servizi per l'infanzia, che si caratterizzano per la tensione alla relazione e il basso livello di regolazione meno intenso, sebbene progressivamente crescente man mano che ci si avvicina all'ingresso alla scuola primaria, costituiscono lo spazio e rappresentano il tempo privilegiato per costruire relazioni di fiducia sulle quali basare la delega educativa; attivare i dispositivi e le attenzioni possibili durante il tempo dell'infanzia, inteso come opportunità di accesso ai servizi 0-6 anni, sarà fondamentale per consentire alle famiglie un percorso non traumatico di inserimento e di acculturazione alla vita della comunità educativa».

 

  • Centro RiESco

Il Centro dispone di un servizio di insegnamento della lingua italiana - rivolto agli allievi stranieri e non italofoni che frequentano il primo ciclo di istruzione negli Istituti comprensivi di Bologna -, che eroga circa 5.000 ore all'anno di alfabetizzazione. Oltre a questo servizio, il Centro offre interventi di mediazione linguistica e culturale, pari a 2.000 ore per anno scolastico, a tutte le scuole del primo ciclo e a tutti i servizi educativi del sistema formativo integrato. L'ampio bacino di bisogni, con i quali il servizio di mediazione si confronta, consente di monitorare il tipo di richieste provenienti dai nidi e dalle scuole d'infanzia.

 

Per consultare o scaricare il report: "Dalle storie ai bisogni. Dare voce alle famiglie straniere nei servizi educativi per l'infanzia"

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ultima modifica 2019-05-21T10:38:47+01:00
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