Intercultura

Reggio Emilia, istituito il Tavolo per il dialogo interreligioso

Finanziato dal FAMI, opererà in seno al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione

Con l’obiettivo di costruire una rete di dialogo capace di affrontare la complessa sfida dell’integrazione dei migranti, specie quelli di seconda generazione che saranno chiamati ad esercitare i diritti e i doveri dei cittadini di domani, nasce a Reggio Emilia il Tavolo per il dialogo interreligioso che opererà nell'ambito del Consiglio territoriale per l'Immigrazione. Finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI), il Tavolo è stato realizzato grazie al progetto “Strategie Interculturali per Costruire Coesione Sociale”- SICCS promosso dalla Prefettura in partenariato con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il Centro interculturale Mondinsieme e la Fondazione E35.

Presentato ufficialmente il 16 febbraio 2022, all’incontro hanno preso parte il Prefetto della città, Iolanda Rolli, i rappresentanti degli Enti locali del territorio provinciale, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e – quali interpreti delle esigenze e dei fermenti delle comunità di origine straniera legate ai luoghi di culto – anche i referenti delle diverse confessioni religiose. Nello specifico, sono stati coinvolti e ascoltati: 8 referenti della comunità islamica reggiana e provinciale, 3 delle chiese evangeliche-protestanti, 2 della chiesa ortodossa, 2 della confessione induista, 2 della comunità Tamil, 2 di associazioni buddiste, 2 referenti Sikh, 1 rappresentante della chiesa cattolica e, infine, 1 portavoce della comunità Bahà'i.

Grazie al Tavolo verrà così valorizzato il contributo che le associazioni religiose e le comunità della diaspora possono offrire al territorio e ai giovani che in esso abitano. Nello specifico, tra le tematiche emerse durante i loro interventi ci sono il dialogo con il nuovo, la correzione e il recupero dei comportamenti giovanili devianti, il problema della discriminazione a scuola e al lavoro, le questioni della trasmissione della cultura, del bisogno di spazi fisici di aggregazione, della formazione interculturale e comunicativa per educatori/formatori ed autorità del territorio.

Ad aprire i lavori, da remoto, il direttore centrale degli Affari dei culti e per l'amministrazione del Fondo edifici di culto (Fec) Fabrizio Gallo che ha evidenziato l’estrema importanza dell’iniziativa, a cui il Ministero dell'Interno guarda con estrema attenzione per lo sviluppo e la diffusione futuri di un modello virtuoso: “La cornice di questo progetto è nella Costituzione italiana, all’interno della quale vengono affermati due principi: la libertà religiosa e la pratica pattizia. Affermare e realizzare tali principi significa che lo Stato si siede al Tavolo con le confessioni religiose per stabilire insieme ad esse il modello delle relazioni. La libertà religiosa è l’architrave su cui si costruisce il nostro Stato, che è uno Stato di Diritto, nonché lo Stato dei Diritti. Questo tipo di percorso ha, di conseguenza, una valenza di crescita valoriale e culturale inestimabile per la nostra comunità nazionale”.

Per maggiori informazioni

> Prefettura di Reggio Emilia - Progetto FAMI SICCS
> Centro interculturale Mondinsieme - Manuale "Valorizzare le comunità religiose come attori chiave della coesione sociale" 

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ultima modifica 2022-02-18T16:49:33+02:00
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