Vittime di tratta richiedenti protezione internazionale
Per ogni richiedente asilo, il passaggio presso la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale è lo snodo decisivo del proprio percorso migratorio.
Per la vittima di tratta, l’audizione in Commissione si carica di ulteriori significati: se, infatti, la Commissione è in grado di rilevare gli indicatori di tratta, e identificare la persona come vittima, può aprirsi, attraverso la segnalazione al progetto anti-tratta territoriale, la possibilità di un’emersione e l’avvio di un percorso di tutela, nonché la possibilità di vedere riconosciuto il diritto alla protezione internazionale.
Un ulteriore passaggio che ha assunto significativa rilevanza per gli interventi del progetto Oltre la strada è quello di chi, avendo ricevuto un diniego dalla Commissione Territoriale per la protezione internazionale, si rivolge alla Sezione speciale per la protezione internazionale presso il Tribunale.
Nel territorio regionale sono attivi due Protocolli:
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il Protocollo di intesa sottoscritto il 4 maggio 2022 tra Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Bologna e Regione Emilia-Romagna, Progetto Oltre la strada, per l’identificazione e la protezione delle vittime di tratta e di forme di grave sfruttamento tra le/i richiedenti protezione internazionale e procedure di referral (386.7 KB), con il quale, vista la nuova versione pubblicata nel 2021 delle “Linee Guida della Commissione Nazionale e UNHCR per l’identificazione delle vittime della tratta tra i richiedenti protezione internazionale e procedure di referral” è stato aggiornato il precedente Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con la medesima Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione internazionale di Bologna, in data 4 settembre 2018;
- il “Protocollo di intesa tra il Tribunale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna per l’identificazione delle vittime di tratta e grave sfruttamento (314.34 KB)” sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con il Presidente del Tribunale Ordinario di Bologna il 17 febbraio 2020.