Prostituzione e tratta di esseri umani

Vittime di tratta richiedenti protezione internazionale

A partire dal 2015, in relazione ai massicci fenomeni di tratta all'interno dei flussi migratori non programmati lungo la rotta del Mediterraneo centrale, le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale presso le Prefetture sono diventate l’interlocutore principale dei progetti anti-tratta.

Per ogni richiedente asilo, il passaggio presso la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale è lo snodo decisivo del proprio percorso migratorio. 

Per la vittima di tratta, l’audizione in Commissione si carica di ulteriori significati: se, infatti, la Commissione è in grado di rilevare gli indicatori di tratta, e identificare la persona come vittima, può aprirsi, attraverso la segnalazione al progetto anti-tratta territoriale, la possibilità di un’emersione e l’avvio di un percorso di tutela, nonché la possibilità di vedere riconosciuto il diritto alla protezione internazionale.

Un ulteriore passaggio che ha assunto significativa rilevanza per gli interventi del progetto Oltre la strada è quello di chi, avendo ricevuto un diniego dalla Commissione Territoriale per la protezione internazionale, si rivolge alla Sezione speciale per la protezione internazionale presso il Tribunale.

Nel territorio regionale sono attivi due Protocolli:

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ultima modifica 2022-12-01T13:13:10+01:00
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