La legge n. 112/2016 istituisce  un Fondo nazionale stabile per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Sulla base degli indirizzi definiti dalla legge 112/16 e dal Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 23 novembre 2016, la Regione ha predisposto un programma per l'utilizzo delle risorse del Fondo nazionale dedicato.

Con la delibera 733/2017 la Giunta regionale ha dato avvio al Programma regionale, approvando la divisione del fondo tra gli ambiti distrettuali delle risorse (in totale 6,57 MLN), fondo che è stato rifinanziato a livello nazionale e regionale negli anni successivi.

Chi sono i beneficiari

Persone con disabilità grave (art. 3 comma 3 legge 104/92) che presentino questi requisiti:

  • la condizione di disabiità non sia determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità
  • siano prive di sostegno familiare perché
      • sono privi di entrambi i genitori
      • i genitori non sono più in grado di fornire sostegno
      • stanno per perdere il sostegno familiare.

Quali interventi sono finanziati

  1. Percorsi di accompagnamento per l’uscita programmata dal nucleo familiare di origine o per la deistituzionalizzazione
  2. Interventi di supporto alla domiciliarità in alloggi con le caratteristiche di cui all’articolo 3 comma 4 del Decreto 23.11.16, vale a dire in abitazioni (inclusa l’abitazione di origine), gruppi appartamento o soluzioni di co-housing che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare
  3. Programmi di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana, di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile
  4. Interventi di realizzazione di soluzioni abitative dalle caratteristiche di cui all’articolo 3 comma 4 del Decreto 23.11.16 (vedi precedente punto 2), mediante il pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità
  5. In via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra-familiare (ricoveri temporanei di emergenza e sollievo per la famiglia).

Chi segue le persone disabili

Le UVM , equipe multi professionali con operatori dei Comuni e delle AUSL presenti in ogni distretto sanitario, valutano il bisogno e formulano il Progetto Personalizzato, coinvolgendo attivamente la persona con disabilità e chi ne esercita la tutela.

Nel valutare l'urgenza le UVM terranno conto:

  • delle limitazioni dell'autonomia
  • dei sostegni che la famiglia è in grado di fornire
  • della condizione abitativa e ambientale
  • delle condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia.
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