La Regione Emilia-Romagna è impegnata sul versante del recupero alimentare a fini di solidarietà sociale, della lotta allo spreco e della tutela dell’ambiente.

I bandi

Attraverso bandi aperti a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni che operano sul territorio regionale, si finanziano le attività solidali di distribuzione di pasti pronti, ma anche il recupero e la distribuzione gratuita di beni alimentari e non, quali prodotti necessari all’igiene personale e della casa, farmaci e materiale scolastico, alle persone in grave difficoltà economica.

2024

Nel 2024 sono ventitré i progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna sul tema del recupero e redistribuzione di beni alimentari a favore delle persone in difficoltà, per un valore complessivo di 1.000.000 euro.

Con Determinazione n. 13996 del 9 luglio 2024 «Approvazione della graduatoria finale dei progetti presentati a valere sul bando approvato con dgr n. 362/2024 e dei progetti ammessi al finanziamento. assegnazione e concessione del finanziamento regionale» si è proceduto all’approvazione della graduatoria finale dei progetti ammessi al finanziamento regionale.

Questo l’esito del bando approvato con Deliberazione di Giunta regionale n. 362 del 4 marzo 2024 per sostenere progetti realizzati dal Terzo settore e dare quindi un sostegno concreto alle famiglie e alle persone che si trovano in una condizione di povertà tale da non riuscire a soddisfare un bisogno essenziale quale l’accesso cibo.

Vedi la pagina del Bando

2022-2023

Nel 2022 sono stati undici i progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna sul tema del recupero e redistribuzione di beni alimentari a favore delle persone in difficoltà, per un valore complessivo di 500.000 euro.

Questo l’esito del bando DGR 1251/2022 promosso dalla Giunta regionale, con cui viene dato sostegno concreto alle persone che, trovandosi in grave difficoltà economica, non riescono a soddisfare importanti bisogni primari, primi tra tutti l’accesso al cibo, oltre che ai beni per l’igiene personale e della casa.

Con successiva Determinazione n. 9297/2023 «Scorrimento della graduatoria approvata con DD n. 22194/2022: Assegnazione e concessione del finanziamento regionale per attività solidaristiche di recupero alimentari a fini di solidarietà sociale ai sensi della DGR 1251/2022», pubblicata sul Burert n.130 del 24.05.2023 periodico (Parte Seconda) sono stati finanziati ulteriori 7 progetti, per un totale complessivo di 18 progetti ammessi.

Gli Empori solidali

Da alcuni anni è stato dato un forte impulso all’attività degli Empori solidali, che in Emilia-Romagna rappresentano una delle risposte alla povertà.

Oggi in tutte le province della regione è presente almeno un Emporio solidale.

Sono 44 quelli già attivi:

2 a Piacenza (capoluogo e Fiorenzuola d’Arda), 3 a Parma (capoluogo, Borgo Val di Taro, Lesignano de' Bagni), 5 a Reggio Emilia (capoluogo, Guastalla, Montecchio Emilia, San Polo d’Enza e Sant’Ilario d’Enza), 9 a Modena (capoluogo, Carpi, Medolla, Pavullo nel Frignano, Polinago, San Cesareo sul Panaro, Sassuolo, Soliera, Vignola), 12 a Bologna (cinque nel capoluogo, Casalecchio di Reno, Granarolo dell’Emilia, Imola, Minerbio, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto e San Lazzaro di Savena), 4 a Ferrara (capoluogo, Argenta, Cento e Codigoro), 4 a Ravenna (capoluogo, Castel Bolognese, Cervia e Lugo), 2 a Forlì-Cesena (uno a Forlì e uno a Cesena) ed infine 3 a Rimini (capoluogo, Riccione e Santarcangelo di Romagna).

Di questi 44 empori, 24 sono soci dell’Associazione Empori Solidali Emilia-Romagna Odv, ente di secondo livello nato a fine 2021, che lavora in continuità, sviluppando azioni di formazione, sensibilizzazione, advocacy con ricadute positive su tutti gli empori aderenti. Anche gli empori che inizialmente non hanno potuto aderire o hanno preferito crescere e maturare prima di avvicinarsi al livello regionale, troveranno massima apertura a spazi di confronto e collaborazione.

La mappa degli Empori solidali in Emilia-Romagna

Gli Empori solidali costituiscono una risorsa fondamentale e si muovono in un ambito complesso, caratterizzato da molteplici attori e da una pluralità di aspetti operativi.
Gli attori si collocano nei settori della produzione industriale ed agricola; della grande e piccola distribuzione; della ristorazione; delle istituzioni del territorio; del terzo settore nelle sue varie declinazioni (dalle parrocchie ai Centri di servizio per il volontariato, dalla Caritas al Banco alimentare).
Anche gli aspetti operativi sono diversi e includono, tra gli altri: la raccolta, stoccaggio e distribuzione; il rispetto delle regole sanitarie e l'attenzione al tema della corretta alimentazione; il rapporto con i beneficiari e costruzione dei criteri per l'accesso al servizio; la collaborazione con gli Enti locali.

Gli Empori assolvono a due funzioni:

  • il contrasto alla deprivazione materiale e alimentare
  • la cura degli aspetti sociali e relazionali, in riferimento alle persone con cui entrano in contatto, in secondo luogo. Attraverso attività accessorie quali l’ascolto, l'orientamento verso i servizi, la formazione, l’inserimento lavorativo, gli spazi mamma-bambino, le consulenze al credito e alla gestione domestica, gli Empori permettono infatti ai beneficiari di trovare risposte, strumenti e possibili soluzioni utili alla propria attivazione o ri-attivazione.

Nel mese di ottobre 2017 è stato sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Coordinamento Empori solidali, CSV Emilia-Romagna Net, ANCI Emilia-Romagna il Protocollo per la valorizzazione della rete degli Empori solidali Emilia-Romagna.

Il 15 febbraio 2019 tale Protocollo è stato rinnovato. Lo hanno firmato, oltre agli aderenti al Protocollo precedente, anche le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. L’allargamento del Protocollo (PDF - 2.5 MB) è stato sancito in occasione del convegno “La realtà degli Empori Solidali in Emilia-Romagna", tenutosi a Casalecchio di Reno (BO).

La collaborazione con il Banco Alimentare

Dal 2009 è attiva una proficua collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna ONLUS di Imola (BO), che ha visto il sostegno della Regione a diversi progetti per il recupero alimentare e la lotta allo spreco, tra i quali:

  • La ricerca di nuove aziende donatrici, anche attraverso azioni coordinate con gli Enti locali
  • La raccolta e distribuzione delle eccedenze ortofrutticole
  • La sottoscrizione di accordi con la ristorazione collettiva
  • La fornitura di servizi e formazione ai soggetti che si occupano della distribuzione di beni alimentari a fini solidali (si veda, ad esempio, il c.d. "Manuale salva-cibo")

Nel 2018 la Regione ha deliberato un finanziamento, pari a 20.000 euro, a Banco Alimentare per la realizzazione del progetto "Contrasto alla povertà e diminuzione dello spreco alimentare: sviluppo del sistema banco alimentare sul territorio regionale", finalizzato ad aumentare le donazioni delle eccedenze da parte delle aziende emiliano-romagnole a fini di solidarietà e a fidelizzare la relazione con le aziende già donatrici (DGR n.1635/2018).

Nel 2019 è stato invece cofinanziato il progetto denominato “Sviluppo del recupero alimenti da GDO e Industria per una redistribuzione a fini sociali in Emilia-Romagna” che ha tra i suoi obiettivi generali lo sviluppo delle collaborazioni con la GDO (grande distribuzione organizzata) secondo le possibilità previste dalla legge 166/16, la sensibilizzazione delle aziende alimentari per la cessione dei prodotti non inseriti sul mercato ma idonei al consumo umano, il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti alle strutture caritative convenzionate sul territorio regionale.

Norme e atti di riferimento

Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) - sul sito dell'Unione europea

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