Qualificazione e regolarizzazione del lavoro di cura

Con l’avvio del  “Fondo regionale per la non autosufficienza – FRNA -  (DGR 509/07), è stata prevista, fra gli elementi essenziali minimi della rete distrettuale di servizi, la garanzia di un programma di emersione, regolarizzazione e qualificazione del lavoro delle assistenti famigliari. Tale programma includeva:

  • lo svolgimento organizzato delle funzioni di ascolto e sostegno delle famiglie e delle assistenti familiari
  • La garanzia di informazioni e consulenze personalizzate.
  • Iniziative di  formazione, aggiornamento e tutoring alle assistenti familiari
  • L’integrazione e il sostegno al piano individuale assicurato da famiglia e assistente familiare.

Con la successiva delibera attuativa dell’FRNA, la n. 1206/07 la Regione ha definito le “Linee di indirizzo per la programmazione di ambito distrettuale per favorire la qualificazione e la regolarizzazione del lavoro di cura delle assistenti familiari nell’ambito delle azioni e degli interventi del FRNA”

A integrazione degli indirizzi del 2007, con la DGR 2375/09: “Linee guida per l’innovazione e lo sviluppo di attività di contatto ed aggiornamento per le assistenti famigliari” si è inteso:

  • promuovere l’attivazione e responsabilizzazione degli ambiti distrettuali e il coinvolgimento del terzo settore in un percorso di sviluppo delle capacità di contatto e aggiornamento delle assistenti famigliari a livello locale;
  • sostenere il percorso tramite l’individuazione di equipe distrettuali di esperti della rete dei servizi opportunamente formati;
  • sperimentare l’utilizzo di uno strumento didattico multimediale (DVD multilingue) in autoapprendimento congiuntamente a specifici incontri di verifica e approfondimento a cura delle equipe.

Normativa sulla formazione professionale

Per quanto riguarda la formazione professionale, con delibera della Giunta regionale n. 924/2003 la Regione E-R- ha definito il Percorso formativo a sostegno della qualificazione dell´assistenza famigliare privata a domicilio. Il percorso formativo in oggetto è stato elaborato tenendo conto della specificità dei destinatari che presentano livelli disomogenei di istruzione, conoscenze professionali e padronanza della lingua italiana, diversi progetti migratori nonché scarsa disponibilità di tempo libero da dedicare ad attività formative fuori dal posto di lavoro. Il percorso prevede infatti una formazione breve (120 ore) finalizzata all´acquisizione di competenze tecnico-professionali e relazionali caratterizzata da flessibilità di orario e dalla possibilità di svolgere fino al 30% del percorso con la modalità del tutoraggio individuale e dell´apprendimento a domicilio. Il percorso formativo, articolato in UFC, consente l´acquisizione di una dichiarazione di competenze e il riconoscimento di crediti per l´accesso al percorso formativo per il conseguimento della qualifica di Operatore Socio-sanitario essendo tutte le unità formative previste per le assistenti famigliari in raccordo con le aree di attività affrontate nei corsi per OSS.

L'accordo con le organizzazioni sindacali

L'approccio fondamentale consiste nel tentativo di integrare le politiche dell´immigrazione, con quelle del lavoro, della formazione e dei servizi sociali e sanitari. In questo quadro l’accordo siglato con le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL ("Progetto integrato per sostenere l'emersione e la qualificazione del lavoro di assistenza ad anziani e disabili svolto da assistenti famigliari") rappresenta un importante strumento, che ha già prodotto ulteriori approfondimenti circa aspetti specifici, a cominciare dalla possibile elaborazione di proposte e soluzioni pratiche per il governo del rapporto tra domanda e offerta di lavoro e il sostegno alle famiglie