L'allungamento della speranza di vita nei paesi occidentali ha portato a un aumento delle patologie legate all'invecchiamento, tra cui le demenze (Alzheimer, demenze vascolari, ecc.).

La demenza è oggi considerata una "malattia sociale", perché non coinvolge solo l'individuo malato, ma anche la rete sociale in cui è inserito. Le famiglie sono profondamente coinvolte nel processo di cura e assistenza, e si trovano ad affrontare enormi stress fisici e psicologici.

La Regione Emilia-Romagna, per far fronte al forte impatto sociale che tale malattia impone, ha approvato nel 1999 il Progetto regionale sulle demenze (con D.G.R. 2581/99), aggiornato nel 2016, con il recepimento del Piano nazionale demenze (DGR 990/2016).

In regione sono presenti circa 60 Centri per i disturbi cognitivi e demenze (CDCD), nuova denominazione assunta con il Piano nazionale.

Per maggiori informazioni


  • Come accedere ai servizi della rete
    L'accesso ai servizi di norma è mediata dall'assistente sociale responsabile del caso in collaborazione con il Consultorio per le demenze ed il medico di base