Il contrasto al disagio abitativo degli anziani passa dal garantire alloggi che rispondano ai specifici bisogni e rispettare l’esigenza di vivere il più possibile in casa propria, dunque di essere contemporaneamente al sicuro e indipendenti.

La Regione promuove per questo programmi di edilizia residenziale pubblica ed edilizia agevolata e prevede il Fondo sociale per l’affitto (FSA) che permette di erogare un contributo ai nuclei familiari che vivono in affitto in un’abitazione non pubblica, per i quali il pagamento del canone assorbe una quota di reddito superiore a una certa soglia.

Quando stabilisce i requisiti economici per l’accesso e la permanenza negli alloggi pubblici e per i contributi del FSA, la Regione tiene conto della presenza di anziani all’interno della famiglia. Inoltre, la Regione interviene con appositi programmi sul tema dell'eliminazione delle barriere architettoniche e dell'adattamento dell'ambiente domestico.
Rispetto a quest'ultimo aspetto esiste in regione una rete di Centri provinciali di informazione e consulenza diretta ai cittadini, che svolgono anche azioni informative, promozionali e formative rivolte non solo agli operatori della rete territoriale dei servizi socio-sanitari, ma anche a vari soggetti del mondo professionale, artigiano, associativo e sindacale, ritenuti interlocutori cruciali per diffondere una cultura sulla progettazione accessibile e la qualità della vita a domicilio delle persone anziane e disabili.