La normativa regionale vigente

La Regione Emilia-Romagna ha avviato una riforma dei servizi educativi in considerazione dei nuovi scenari demografici e sociali e dei nuovi bisogni delle famiglie dei nostri territori. Con la Legge regionale 25 novembre 2016, n. 19, “Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. n. 1 del 10 gennaio 2000” è stato ridefinito il sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia con l'obiettivo di renderlo più flessibile e diversificato. La conseguente direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia è in corso di elaborazione.

La nuova legge riafferma la responsabilità degli Enti pubblici, nelle loro funzioni di controllo e regolazione dei servizi educativi, al fine di sostenere elementi comuni in relazione a qualità pedagogica, tutela sanitaria, modalità di accesso e criteri di contribuzione delle famiglie

In particolare, all'interno del nuovo assetto istituzionale regionale e della normativa nazionale la Legge regionale n. 19/2016 introduce:

  • processi di valutazione della qualità dei servizi e la valorizzazione del ruolo dei coordinamenti pedagogici territoriali, ora collocati presso i Comuni capoluogo;
  • iniziative per la formazione del personale, ancor più importante per coloro che esercitano professioni di grande responsabilità dovendo interagire con i bambini;
  • piani di prevenzione dello stress da lavoro correlato degli operatori;
  • semplificazione e accelerazione delle procedure per l'assegnazione dei finanziamenti regionali ai servizi;
  • riferimenti alla legge 107/2015, che introduce a tutti gli effetti i servizi 0-3 anni all'interno del percorso di istruzione con la valorizzazione dell'esperienza dei servizi educativi nel sistema ed il rafforzamento dei collegamenti con le scuole dell'infanzia;
  • l'accreditamento dei servizi come condizione essenziale per poter usufruire dei finanziamenti regionali da parte di chi gestisce servizi privati. Fulcro dell'accreditamento, concesso dal Comune, è la valutazione della qualità del servizio in base a una serie di requisiti che verranno esplicitati nella nuova direttiva sull'accreditamento, quali il progetto pedagogico, la presenza del coordinatore pedagogico e l'adozione di strumenti di auto-valutazione del servizio oltre a un adeguato numero di ore di formazione del personale.

In applicazione della L.R. n. 19/2016, la Regione Emilia-Romagna ha inoltre definito i requisiti strutturali e organizzativi, i criteri e le modalità per la realizzazione e il funzionamento dei servizi educativi e ricreativi, nonché le procedure per l'autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento.

I requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi e ricreativi, procedure per l'autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento

La Regione ha inoltre stabilito i requisiti per l'accreditamento, anche sulla base dei risultati della sperimentazione avviata con Deliberazione di Giunta regionale n. 1089 del 30 luglio 2012, per quanto riguarda l'autovalutazione.

Gli obblighi vaccinali

La norma (comma 2 dell'art 6 della legge regionale 19/2016) introduce come requisito d’accesso ai servizi educativi pubblici e privati, l’aver assolto, da parte del bambino, gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B).

La Delibera di Giunta regionale n. 2301/2016 precisa le tipologie di Servizi educativi e ricreativi sui quali la legge avrà applicazione, i requisiti vaccinali necessari in base all'età del bambino, le modalità e i tempi con i quali i Servizi educativi potranno acquisire l'idoneità vaccinale.

Si sottolinea che nei casi in cui la vaccinazione deve essere omessa o differita per motivi di salute, l'esonero deve essere certificato dal pediatra di libera scelta e autorizzato dai Servizi Vaccinali delle Aziende USL.

La successiva Deliberazione di Giunta regionale n. 1391/2018 «Definizione delle modalità di attuazione della Circolare del Ministero della salute e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 6 luglio 2018 in merito alle condizioni di ammissibilità alla frequenza dei Servizi educativi e delle Scuole per l'infanzia della Regione Emilia-Romagna dei minori i cui genitori si siano avvalsi della possibilità di presentare la dichiarazione sostitutiva» ha regolato le ondizioni di ammissibilità alla frequenza nella fattispecie della presentazione della dichiarazione sostitutiva.

L'applicazione della legge sarà accompagnata e sostenuta da una campagna comunicativa e informativa a cura del competente Servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna. Per informazioni al riguardo: SegrSanPubblica@regione.emilia-romagna.it

La programmazione regionale e i finanziamenti

Dall'anno educativo 2019/2020 al presente è in vigore la nuova misura sperimentale di sostegno economico alle famiglie per l'abbattimento di rette e tariffe denominata Al nido con la Regione.

La Regione Emilia-Romagna promuove la realizzazione dell’intero sistema dei servizi per la prima infanzia, attraverso:

  • il consolidamento dei servizi funzionanti attraverso un contributo per la gestione;
  • la qualificazione dei servizi con progetti e azioni formative per i coordinamenti pedagogici e la formazione permanente degli operatori di servizi pubblici e privati;
  • il riparto dei finanziamenti regionali.

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