I Nodi di coordinamento territoriali (Nodi) sono il soggetto operativamente referente per la trattazione delle segnalazioni di discriminazione.
I Nodi hanno di norma un ambito di competenza provinciale.
Possono anche essere previsti più Nodi a livello provinciale.

Possono aderire alla Rete regionale, in qualità di Sportelli o Antenne tutti i soggetti pubblici e privati senza fini di lucro.
I soggetti aventi scopo di lucro possono candidarsi ad entrare nella rete regionale solo attraverso le proprie rappresentanze associate ed unicamente per svolgere le funzioni di antenna.

I soggetti che aderiscono in qualità di Sportello devono avere la capacità operativa adeguata a raccogliere le segnalazioni di discriminazione e di gestirle.

I soggetti che aderiscono alla Rete regionale in qualità di Antenna promuoveranno presso i propri associati o utenti informazioni sulla Rete regionale, raccogliendo eventuali segnalazioni di discriminazione e indirizzandole al Nodo di coordinamento territoriale di riferimento.

Sono parte della Rete tutti i Nodi, Sportelli e Antenne che sono stati riconosciuti con gli atti regionali approvati dal 2008 e che al momento dell'approvazione delle presenti linee guida non risultino sospesi.

I soggetti pubblici e privati interessati ad entrare nella rete regionale compilano l’apposita modulistica per la candidatura inviandola direttamente, via posta elettronica, al Centro regionale contro le discriminazioni, c/o il Servizio Politiche per l'integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore della Regione Emilia-Romagna.

La Regione provvederà periodicamente con atti del dirigente responsabile a recepire le candidature previa verifica della documentazione trasmessa, ed a cancellare Nodi, Sportelli e Antenne inattivi.

La Regione, previa verifica della sussistenza dei requisiti e della regolarità della procedura sopra indicata, procede quindi con proprio atto al riconoscimento formale dei nodi di raccordo e dei nodi antenna con funzioni di sportello. 

MODULISTICA