La conoscenza della lingua italiana e dell'educazione civica rappresenta il primo passo per l'inclusione sociale dei cittadini stranieri. Per questo motivo, il tema dell’apprendimento della lingua italiana rientra tra gli obiettivi strategici delle diverse programmazioni triennale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri che si sono fin qui succedute, con l'obiettivo di favorire i processi di integrazione e consentire ai cittadini stranieri una piena cittadinanza sociale e politica.

La Regione sostiene percorsi di formazione linguistica, sia nel suo ruolo di capofila di progetti nazionali ed europei (per esempio i FAMI), sia attraverso la programmazione sociale regionale, sia tramite accordi di ambito territoriale con le Istituzioni e gli Enti locali regionali.

La Regione collabora con chi opera nel campo della formazione civico-linguistica e dell’insegnamento della lingua italiana L2 (Ufficio Scolastico Regionale e Centri provinciali per l'istruzione degli adultiin primo luogo), per proporre un'offerta ampia e diversificata, in grado di rispondere alle esigenze di apprendimento diversificate della popolazione straniera immigrata, garantendo una particolare attenzione alle donne, ai neo-arrivati e a quanti non hanno una scolarizzazione pregressa.
La collaborazione tiene conto del rapporto sinergico tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro e della necessità di orientare e rendere il più possibile autonome le persone nella loro attività quotidiana, facilitando le loro capacità di interagire e integrarsi nella comunità regionale.

In Emilia-Romagna sono state così sviluppati numerosi percorsi qualificati per sostenere un'offerta formativa linguistica L2 rispondente ai dettati del Quadro comune europeo di riferimento (QCER).

Nell’ambito del vasto sistema di istruzione degli adulti, sono attive innanzitutto le reti formali pubbliche che hanno come fulcro i CPIA, così come le reti informali qualificate nelle quali operano docenti, formatori e insegnanti, di ruolo o volontari, impegnati anche nello sviluppo di metodologie, tecnologie, linguaggi ed approcci di sperimentazione didattica L2 e di formazione civica.

Il disegno complessivo è ricondurre le azioni di insegnamento della lingua italiana a un quadro d’insieme coerente e sempre più qualificato, concertato dalla Regione insieme all'USR e ai CPIA, che porti a sintesi le linee guida del Ministero dell'Istruzione con le esigenze dei singoli discenti e che possa crescere anche attraverso la valorizzazione della professionalità dei docenti di italiano L2 e la sperimentazione di nuove iniziative capaci di diversificare l'offerta formativa linguistica e sulla valorizzazione di soggetti di privato sociale sempre più qualificati.

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A chi rivolgersi

Area Programmazione sociale, integrazione e inclusione, contrasto alle povertà Settore Politiche sociali, di inclusione e pari opportunità

viale Aldo Moro 21 - 40127 Bologna