Infanzia e adolescenza

Tutela, accoglienza, sostegno genitorialità

È un ambito disciplinato da leggi di livello internazionale, nazionale e regionale. Comprende servizi, interventi e azioni di contrasto a gravi problemi quali lo sfruttamento, i maltrattamenti, la violenza fisica e psicologica e la povertà di bambini e ragazzi.

Cosa fa la Regione

La Regione disciplina il quadro degli interventi e dei progetti per la tutela e l'accoglienza dei bambini e dei ragazzi, con l'accompagnamento delle famiglie in difficoltà. Ai Comuni è affidata la lettura dei bisogni e la titolarità esclusiva delle funzioni in materia di tutela dei minori (fatte salve le competenze dell'Autorità giudiziaria). 

Le principali norme regionali di riferimento sono la L.R. n. 14/08 «Norme in materia di politiche per le giovani generazioni», la L.R. n. 2 del 12 maggio 2003 «Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali», la Deliberazione di Giunta regionale n. 1904/2011 «Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari» così come modificata con Deliberazione di Giunta regionale n. 1106/2014 «Modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 19 dicembre 2011, n. 1904» e la Deliberazione di Assemblea legislativa n. 117/13 «Indicazioni attuative del Piano sociale e sanitario regionale per il biennio 2013/2014 […]».

Attualmente i Servizi sociali territoriali per la tutela e protezione minori sono 63 con diverse forme di gestione.

Emergenza Covid-19

Attività dei servizi sociali di tutela minori e di accoglienza di bambini e ragazzi e dei Centri per le Famiglie: aggiornate le indicazioni operative della Regione Emilia-Romagna per una corretta gestione dei servizi.

La nota della Direzione generale Cura della persona, salute e welfare (pdf, 189.96 KB) «Ulteriori indicazioni operative per la corretta gestione delle attività dei Servizi sociali territoriali (Area tutela minori), dei Servizi di accoglienza di bambini e ragazzi ai sensi della DGR 1904/2011 e ss.mm.ii. e dei Centri per le famiglie di cui alla DGR 391/2015».

Affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari

La norma di riferimento è la Deliberazione di Giunta regionale n. 1904/2011 «Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari» così come modificata dalla Deliberazione di Giunta regionale n. 1106/2014 «Modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 19 dicembre 2011, n. 1904»

La protezione dell'infanzia, l’accompagnamento delle famiglie in difficoltà, la promozione delle reti di famiglie e una particolare attenzione alle strutture che accompagnano i ragazzi verso l’autonomia e la vita adulta sono, in estrema sintesi, i principi cardine dalla Direttiva. Tra gli strumenti e le novità introdotte sono da ricordare il percorso integrato sociale e sanitario, il riconoscimento dei casi complessi, l'aggiornamento delle tipologie di accoglienza e degli standard strutturali. Rientrano nella norma anche la ridefinizione del numero dei ragazzi che possono essere accolti, del rapporto operatori/ospiti, della composizione delle équipe professionali e l’elaborazione da parte dei Servizi di un progetto quadro per il minorenne.

L'attuazione di strategie di promozione del benessere, l’appropriatezza degli interventi di protezione, l’integrazione tra le diverse politiche di settore ed il raccordo tra le iniziative dei territori sono tra i principali obiettivi regionali. Nel perseguire tali funzioni si promuove e valorizza l'apporto dei soggetti del Terzo settore.

All’area della tutela, dell’accoglienza e del sostegno alla genitorialità appartengono gli interventi di:

  • affidamento familiare
    Bambini e ragazzi, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, vengono affidati a parenti o inseriti in un nucleo familiare diverso da quello originario. L’accoglienza avviene per un periodo di tempo definito, di norma non superiore a due anni. La regione promuove e valorizza l’intervento.
  • Interventi con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità
    L’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia, inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita (area della promozione), a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo (area della prevenzione) e a preservare e/o proteggere la salute e la sicurezza del bambino (area della tutela o protezione in senso stretto).
  • accoglienza in comunità
    Le comunità per minori sono strutture residenziali e semiresidenziali in grado di rispondere ai bisogni di bambini e ragazzi, in relazione all'età, al genere, ai problemi vissuti dagli ospiti. Operano in integrazione e sotto il controllo dei servizi sociali territoriali. La regione promuove l’appropriatezza dell’intervento.
  • Care leavers
    Ragazze e ragazzi cresciuti, per parti della loro vita, fuori dalla famiglia di origine, in una comunità di accoglienza o presso una famiglia affidataria, e che, al compimento della maggiore età, escono dai percorsi di tutela
  • ragazzi imputati di reato
    Gli interventi e le prospettive per i ragazzi che compiono reati sono: assistenza, recupero e reinserimento sociale. Rientrano in questo ambito i rapporti con l'Autorità giudiziaria minorile e il Centro di giustizia minorile per l’Emilia-Romagna.
  • contrasto alle violenze sui minori
    La regione adotta strategie di prevenzione degli abusi o dei maltrattamenti, anche attraverso la definizione di linee guida per gli interventi in caso di violenza fisica, psicologica o sessuale.
  • adozione
    Gli obiettivi sono la qualificazione e coordinamento dei servizi in materia di adozione (con l’individuazione di standard minimi nei servizi e costituzione delle équipe adozioni - composte da professionisti esperti dell’area sociale e psicologica specificatamente dedicati) e promozione della formazione degli operatori.
  • supporto all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA)
    La Regione partecipa al tavolo di monitoraggio nazionale per il raccordo con il sistema territoriale di accoglienza e delle strutture preposte all’ospitalità dei Msna e compie approfondimenti sulle modalità dell'accoglienza nel territorio regionale, in collaborazione con gli altri Servizi interessati e Anci regionale.
  • sostegno ai bambini e ragazzi con disabilità ed alle loro famiglie La Regione effettua la ricognizione degli assetti organizzativi per la presa in carico ed il sostegno alle famiglie con figli che presentano disabilità certificate ed analizza i documenti regionali in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili.
  • bambini, adolescenti e famiglie in condizioni di povertà
    Le politiche regionali sviluppano prevalentemente interventi trasversali rivolte al contrasto di povertà ed esclusione sociale, in un’ottica di prevenzione.

A chi rivolgersi

  • Tutela, affidamenti, comunità per bambini e ragazzi e Care Leavers

Gemma Mengoli
0515277523
3349900679

  • Interventi con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità

Mariateresa Paladino
tel. 0515277516
cell. 3396823101
Mariateresa.Paladino@regione.emilia-romagna.it 

  • Adozioni

Francesca Donati
tel. 0521931317
cell. 3314039665
Francesca.Donati@regione.emilia-romagna.it

  • MSNA (minori stranieri non accompagnati) e giustizia minorile

Gemma Mengoli
tel. 0515277523 
Gemma.Mengoli@regione.emilia-romagna.it

  • Aspetti normativi

Anna Maria Canovi
tel. 0515277519
telelavoro 3495918216
AnnaMaria.Canovi@regione.emilia-romagna.it

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-10-26T09:38:58+02:00
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