Immigrazione

Emilia-Romagna: plurale, equa, inclusiva

Programma 2022-2024 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri (Art. 3 comma 2 della L.R. 5/2004). Deliberazione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna n. 104 del 26 ottobre 2022

Il nuovo Programma triennale
per una Regione plurale, equa ed inclusiva

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La Regione Emilia-Romagna - al primo posto in Italia nel rapporto stranieri residenti sul totale della popolazione residente (12,8%), - attraverso la legge regionale n. 5/2004 “Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati” riconosce il fenomeno migratorio quale componente strutturale del contesto regionale e indica la definizione un Programma Triennale al fine di esercitare la piena competenza in materia di integrazione sociale dei Cittadini e delle Cittadine di Paesi Terzi (di seguito CPT).

Considerando i suoi obiettivi e le sue azioni, il Programma vuole essere uno strumento di indirizzo pluriennale “trasversale” per l’integrazione sociale dei CPT e perseguire una idea di integrazione non discriminante, basata sulla parità di trattamento, sulla equità di accesso al sistema dei servizi e sulla apertura reciproca.

Per la sua redazione, il Programma ha potuto arricchirsi di nuove analisi grazie alla realizzazione di un ampio percorso partecipativo che ha coinvolto oltre 500 persone in rappresentanza di un vasto mondo di soggetti pubblici e del Terzo settore.

La scelta di una lettura multidimensionale e intersezionale appare imprescindibile per rispondere in modo adeguato. In particolare, si ritiene che le sfide di ciascuna politica regionale e locale siano sostanzialmente due: migliorare l’integrazione socio-economica delle donne e sostenere la partecipazione responsabile e il protagonismo attivo delle nuove generazioni. Occorre poi rafforzare un autentico approccio partecipato e “dal basso” nel quale gli Enti Locali esercitino funzioni di programmazione e realizzazione degli interventi, attivando il coinvolgimento di una vasta gamma di attori, istituzionali e no (Enti periferici dello Stato, Soggetti del Terzo Settore, Scuole, Imprese), puntando comunque sempre sul protagonismo attivo degli stessi CPT.

Le aree di intervento trasversali

Il fenomeno migratorio necessita di risposte sempre meno standardizzate: per arrivare a questo obiettivo si individuano 5 questioni trasversali da tenere in conto nella formulazione delle politiche e degli interventi.

  • Comunità e prossimità: Le politiche e gli interventi di successo sono tali quando si riesce a lavorare con la comunità e quando si riesce a sensibilizzare l’intero contesto in una ottica interculturale.
  • Equità tra i generi e le generazioni: Le politiche e gli interventi vanno letti in una ottica di genere e spesso intergenerazionale.
  • Autonomia e “capacitazione”: Gli interventi di facilitazione all’inserimento dei CPT per essere efficaci devono considerare non solo le capacità delle persone, cioè le loro competenze, ma anche l’agibilità, cioè le condizioni per concretizzarle.
  • Mobilità e flussi “emergenziali”: L’elevata mobilità internazionale e territoriale pone in discussione il “modello statico di immigrazione” su cui spesso poggiano ancora le politiche di integrazione.
  • Semplificazione e accesso digitale a servizi e prestazioni: La spinta verso l’innovazione, la digitalizzazione e la semplificazione delle prestazioni della Pubblica Amministrazione rappresenta un’importante occasione di facilitazione di accesso ai servizi e alle prestazioni che riguardano i CPT e pertanto va promossa e sostenuta.

Schede e priorità settoriali

Il Programma trova una prima applicazione attraverso la definizione di 17 schede e priorità settoriali. Le schede rappresentano il luogo di sintesi tra le questioni “trasversali” individuate dal Programma e le specificità della singola tematica. Le schede non sono da intendersi esaustive rispetto al perimetro di interventi possibili.

  • Accoglienza, flussi non programmati, richiedenti e titolari protezione internazionale (RTPI), minori stranieri non accompagnati (MSNA)
  • Adolescenti e giovani
  • Comunicazione e partecipazione
  • Cooperazione internazionale
  • Cultura e intercultura
  • Lingua italiana a cittadinanza
  • Lotta alla tratta e allo sfruttamento lavorativo
  • Lotta alle discriminazioni
  • Pari opportunità e contrasto alla violenza di genere
  • Politiche abitative
  • Politiche per il lavoro e l’imprenditorialità
  • Politiche per la sicurezza
  • Politiche sociali
  • Salute e prestazioni sanitarie
  • Salute mentale e dipendenze patologiche
  • Scuola e formazione
  • Sport

In questa regione la pluralità è un valore, l’equità è un indirizzo strategico per ridurre le disuguaglianze e l’inclusione è la traiettoria verso cui tendere affinché nessuno si possa sentire o percepire estraneo.
Questa è la sfida da percorrere nei prossimi anni.

Per maggiori approfondimenti si rimanda alla lettura integrale del Programma.

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ultima modifica 2023-03-20T13:59:37+02:00
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