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Descrizione / Abstract

La Regione Emilia-Romagna, attraverso la legge regionale n. 5/2004 “Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati”, riconosce il fenomeno migratorio quale componente strutturale del contesto regionale e prevede la definizione di un Programma Triennale al fine di esercitare la piena competenza in materia di integrazione sociale dei Cittadini e delle Cittadine di Paesi Terzi (di seguito CPT) così come prevista in capo alle Regioni e agli Enti locali.

Il Programma, per i suoi obiettivi e le sue azioni, vuole dunque:

  1. essere uno strumento di indirizzo pluriennale “trasversale” per l’integrazione sociale dei CPT;
  2. dare un contributo nella direzione indicata dalla Agenda 2030 e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile e dal Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR);
  3. assumere come riferimento gli 11 principi di base comuni della politica di integrazione dei cittadini immigrati della Unione Europea ed essere in coerenza con le indicazioni del “Piano per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027” della Commissione Europea;
  4. richiamarsi ai principi ed obiettivi dello Statuto della Regione Emilia-Romagna ed in particolare all’art.2 (lett. e) e (lett. f);
  5. promuovere e consolidare la cooperazione interistituzionale con i livelli nazionali a partire dalla collaborazione multi-livello con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno ed il Ministero della Salute, con un riferimento particolare agli obiettivi indicati dalla “Programmazione integrata pluriennale in tema di lavoro, integrazione e inclusione 2021 - 2027” della DG Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  6. assumere, come ulteriore riferimento di cornice, il Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna il 14 dicembre 2020, che indica tra le linee di intervento il “rafforzamento dei percorsi di inclusione delle cittadine e dei cittadini stranieri attraverso tre assi: potenziamento delle loro competenze, qualificazione in senso interculturale dei servizi di welfare universalistici e promozione di un lavoro di comunità e di reciproca conoscenza e integrazione”;
  7. perseguire una idea di integrazione come processo multi-relazionale dinamico, interattivo, non discriminante, basato sulla parità di trattamento, sulla equità di accesso al sistema dei servizi e sulla apertura reciproca. Un processo agito tra persone sia autoctone che con differenti background migratori, siano esse native, neoarrivate o da tempo residenti sul territorio.

Del Programma sono disponibili anche una versione abstract ed una di sintesi:

Data di pubblicazione

22/12/2022

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Ultimo aggiornamento: 19-01-2023, 09:07

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