Introduzione
Protagonisti delle politiche di inclusione in Emilia Romagna, i Centri Interculturali della Regione sono luoghi d'incontro – tra persone, associazioni e istituzioni – caratterizzati da un profondo radicamento nei territori dei quali essi sono espressione: realtà certamente diverse fra loro, ma per le quali la “pratica interculturale” e, quindi, il dialogo e il confronto tra culture diverse rappresenta il presupposto essenziale delle attività orientate a favorire la coesione sociale e il senso di appartenenza alla comunità locale.
Risorsa specialistica importante per le istituzioni locali e per la cittadinanza, poiché svolgono una vasta gamma di attività orientate a rispondere alle esigenze specifiche dei territori di riferimento, in Emilia Romagna i primi Centri Interculturali sono nati intorno alla metà degli anni ’90, quando il fenomeno migratorio cominciava ad essere consistente.
Con il tempo il loro numero è cresciuto e attualmente sono 18 i Centri, distribuiti su tutto il territorio regionale: la formazione sui temi dell’immigrazione, l’educazione alla pace, i percorsi di accompagnamento al protagonismo socio-culturale di giovani figli di immigrati, il sostegno alle dinamiche relazionali tra italiani e stranieri rappresentano solo alcuni dei principali ambiti di attività dei Centri.
Data la ricchezza del loro apporto al dialogo e alla costruzione di una società solidale e coesa, con apposita legge regionale, nel 2004 la Regione Emilia-Romagna ha demandato "in primo luogo" ai Comuni (nell’ambito della programmazione del Fondo sociale locale) la scelta di destinare risorse per sostenere le attività dei Centri.
Il convegno del 3 giugno 2022 - che si terrà a Ravenna presso le Artificerie Almagià - sarà l’occasione per raccontarsi e condividere, con Istituzioni e cittadinanza, riflessioni e buone pratiche innovative realizzate soprattutto negli ultimi due anni di pandemia da Covid-19 su temi di grande attualità e di interesse per la collettività. Nell’incontro, che si svolgerà nell’ambito del Festival delle Culture di Ravenna, si affronterà ad esempio la questione del caporalato per spiegare anche l’azione di contrasto allo sfruttamento lavorativo, si dibatterà della mediazione linguistico-culturale nel contesti educativi e si illustrerà il lavoro di rete per l’inserimento scolastico degli alunni stranieri.
Informazioni
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Approfondimenti
> Per le attività dei Centri si rinvia alla consultazione della ricerca realizzata nel 2014:
“Investire nella diversità - Una fotografia della rete dei centri interculturali dell'Emilia-Romagna”.
Ultimo aggiornamento: 21-08-2024, 13:12