Innovazione sociale per i rifugiati

Disinnescare il pregiudizio nei confronti dei rifugiati e incentivare pratiche innovative di integrazione sia a livello locale che transnazionale. È questo l'obiettivo del progetto SiforREF (Integrating Refugees in Society and Labour Market through Social Innovation), finanziato dal programma europeo Interreg Central Europe con circa 2,2 milioni di euro e coordinato dall'Università Ca' Foscari di Venezia, presso la cui sede si è tenuto - l'8 e il 9 maggio 2019 - il primo meeting finalizzato a definire le attività previste dal progetto.

Fanno parte del team diversi enti di ricerca, università, ONG, municipalità e enti governativi di Austria, Germania, Italia e Slovenia: 11 partner con varie competenze e responsabilità nell'ambito delle politiche per i rifugiati. Gli enti italiani coinvolti sono l'ASP Città di Bologna (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), il Comune di Parma e - come partner associati – il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.

In Italia saranno attivati due dei 7 progetti pilota previsti dal progetto: uno nell'area metropolitana di Bologna e uno a Parma. Nello specifico, a Bologna verrà realizzato il Refugee-Receiving Community Lab, con il fine di migliorare le interazioni tra rifugiati e comunità locale, facendo partecipare quest'ultima alla costruzione del processo di integrazione dei primi.
A Parma verrà sperimentata invece la pratica del “portierato sociale”, già attivata con successo in altre città della dorsale emiliana: in sostanza il Comune metterà alcuni appartamenti a disposizione dei rifugiati che, a loro volta, svolgeranno compiti di portierato sociale nei condomini, il tutto nell'ambito di un'iniziativa che ha come finalità la costruzione di relazioni positive tra autoctoni e cittadini stranieri e, dunque, l'inserimento dei “neo-inquilini” nel tessuto sociale della città.

Per maggiori info: scheda su SIforRef