Bando per il sostegno delle attività di recupero di beni alimentari e per la distribuzione di pasti a favore delle persone in povertà. DGR 1251/2022

Con 500.000 euro di risorse disponibili, l’obiettivo del bando è quello di realizzare o potenziare iniziative territoriali a favore di persone in condizione di povertà o fragilità sociale per la solidarietà e il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non (igiene personale, igiene della casa, farmaci, materiale scolastico, alimenti per animali domestici, ecc.), nonché per la produzione e distribuzione di pasti pronti a persone in condizione di grave povertà
Stato
Chiuso
Tipologia di bando Agevolazioni, finanziamenti, contributi
Chi può fare domanda
  • Enti del Terzo settore
Data di pubblicazione 26/07/2022
Scadenza termini partecipazione 20/09/2022 13:00
Chiusura procedimento 31/12/2023

Come partecipare

Gli esiti del bando

Questo l’esito del bando promosso dalla Giunta regionale, con cui viene dato sostegno concreto alle persone che, trovandosi in grave difficoltà economica, non riescono a soddisfare importanti bisogni primari, primi tra tutti l’accesso al cibo, oltre che ai beni per l’igiene personale e della casa.

Il bando

Scadenza del bando 
Le domande complete della documentazione prevista devono essere trasmesse all'indirizzo:  politichesociali@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre le ore 13 del 20 settembre 2022.

Chi può presentare domanda di finanziamento 

  • Organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte nel Runts o in fase di trasmigrazione alla data di pubblicazione del bando.
  • Fondazioni del Terzo settore iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o per le quali il requisito dell’iscrizione si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS).

La domanda può essere presentata in forma singola o in partenariato con i soggetti sopra elencati. Nell’ambito di una partnership, il soggetto capofila sarà il beneficiario del finanziamento regionale, responsabile della rendicontazione finale e dei rapporti con la Regione e con gli altri enti pubblici e privati coinvolti.

Non è consentita la partecipazione in qualità di capofila a valere su più proposte progettuali.

Finanziamenti 
Le risorse messe a bando ammontano complessivamente a 500.000,00 euro. I progetti approvati verranno finanziati con un contributo regionale a totale copertura delle spese ritenute ammissibili e fino ad un importo massimo di:

  • € 5.000,00 per i progetti di rilievo comunale;
  • € 15.000,00 per i progetti di rilievo distrettuale;
  • € 50.000,00 per i progetti di rilievo sovra distrettuale e provinciale;
  • € 100.000,00 per i progetti di rilievo regionale.

Salvo per i progetti di rilievo regionale, che dovranno comunque fornire evidenze della dimensione dell’azione proposta, la dimensione territoriale dovrà essere attestata da uno o più accordi formalizzati con il Comune o con l’ente/gli enti capofila del distretto o con il soggetto delegato alla gestione degli interventi sociali.

Interventi finanziabili 

  • avvio e potenziamento di empori solidali;
  • avvio e potenziamento di mense/centri di produzione e distribuzione pasti;
  • incremento quantitativo e qualitativo dei bani da distribuire, con attenzione alle diverse culture alimentari e alla promozione di stili di vita sani (limite massimo del 50% del valore del progetto);
  • potenziamento e qualificazione della logistica, dei centri di stoccaggio e dei sistemi di trasporto, anche in sinergia con altri soggetti, attraverso proposte volte anche alla riduzione dell’impatto sull’ambiente.

I progetti potranno includere anche interventi specifici, da realizzarsi attraverso soluzioni innovative, volti a:

  • supportare i destinatari finali in azioni di accompagnamento e di cura delle relazioni (sostegno per la ricerca del lavoro, iniziative di socializzazione, ecc.);
  • formare altri soggetti che sul territorio regionale si occupano di recupero e distribuzione di beni a fini di solidarietà sociale;
  • sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, al recupero e alla lotta allo spreco;
  • svolgere attività di comunicazione destinate all’ampliamento delle reti di collaborazione con le imprese, al fine di incentivare le attività di recupero alimentare e l’incremento quali-quantitativo degli approvvigionamenti.

Spese ammesse

  1. personale coinvolto direttamente nelle attività del progetto nel limite del 50% dell’ammontare del progetto;
  2. acquisto di servizi e consulenze;
  3. acquisto di beni alimentari e non, da destinare alla distribuzione, nel limite del 50% dell’ammontare del progetto;
  4. acquisto di attrezzature, materiale di consumo, beni strumentali, piccoli arredi (valore massimo unitario 516,46 €);
  5. spese per la logistica (noleggi, affitti, carburante ecc.);
  6. spese per attività di formazione, promozionali e divulgative;
  7. rimborsi spese volontari;
  8. prodotti assicurativi;
  9. costi di progettazione nella misura massima del 5%;
  10. spese generali di gestione degli immobili destinati alla realizzazione del progetto (canoni di locazione, utenze, manutenzioni ordinarie).

Non sono ammessi a finanziamento le spese che non siano direttamente imputabili alle attività di progetto, quelle in conto capitale che comportino aumento di patrimonio, le spese eccedenti le percentuali dove indicate, quelle derivanti dall’acquisizione di servizi o di prestazioni di lavoro offerti da soci volontari, derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o attività di volontariato.

Durata dei progetti 
I progetti possono avere una durata massima di 12 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione della graduatoria dei soggetti ammessi a finanziamento sul bollettino ufficiale Telematico della Regione.


Materia: Diritti e sociale

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ultima modifica 2023-01-19T14:15:31+02:00
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