I compiti della Regione nell'ambito del Protocollo contro le discriminazioni:

  • La definizione dei requisiti minimi (PDF - 1,2 MB) per l’attivazione ed il funzionamento dei punti di referenza antidiscriminazione (sportelli)
  • Il riconoscimento con atto formale dei punti di referenza antidiscriminazione attivati
  • La realizzazione delle azioni di coordinamento di sistema (formazione operatori e operatrici dei nodi territoriali, scheda unica di segnalazione/rilevazione, strutturazione di un sistema di monitoraggio, predisposizione pagine web)
  • L’attivazione di forme costanti di collaborazione e confronto con il Dipartimento Diritti e Pari Opportunità/UNAR e con gli altri soggetti regionali, nazionali ed internazionali in particolare qualora intendano costituire analoghi Centri sovralocali
  • La promozione in ogni sede dei contenuti del protocollo nonché l’eventuale adesione di soggetti pubblici e privati di rilievo regionale impegnati nella tutela delle altre forme di discriminazione
  • La stesura del rapporto annuale del Centro regionale sulla situazione della discriminazione in Emilia-Romagna e sulle azioni di contrasto poste in essere
  • La predisposizione di forme di sostegno economico per la realizzazione di azioni a livello locale