Intercultura

Festival della Migrazione 2022

Dal 23 al 26 novembre, la manifestazione si svolgerà tra Modena, Carpi e Ferrara. Per l’occasione verrà illustrato anche il nuovo piano triennale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri della Regione Emilia-Romagna

“Accoglienza, cittadinanza, nuove opportunità: come fratelli”. Questo il titolo della VI edizione del Festival della Migrazione che si terrà tra Modena, Carpi e Ferrara dal 23 al 26 novembre 2022. Una quattro giorni – in presenza e in streaming – di attività, laboratori, spettacoli, mostre ed incontri su un tema, quello del destino delle persone migranti, quanto mai attuale.

La kermesse avrà inizio il 23 novembre, alle ore 18.30, con la presentazione dei progetti di accoglienza ACRI – Migrantes e la testimonianza di Don Marco Jaroslav Semehen, Rettore della Basilica S. Sofia a Roma e Direttore Migrantes dell’Esarcato Apostolico degli Ucraini in Italia. In contemporanea, presso La Tenda (Modena) ci sarà la presentazione “Siamo tuttə tigelle. Volti e storie di una città che cambia” con il racconto di progetti giovanili sull’intercultura e un dibattito aperto sulle esperienze delle nuove generazioni.

Giovedì 24 novembre, giornata dedicata ai dibattiti: presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia, al mattino si discuterà de “Il diritto alla cittadinanza” e nel pomeriggio de “La sfida delle politiche interculturali”, partendo dall’esperienza del Network Europeo del Consiglio d’Europa per arrivare alla disamina delle politiche regionali (con un intervento di Andrea Facchini sul nuovo programma triennale di integrazione sociale dei cittadini stranieri 2022-2024 della Regione Emilia-Romagna) e le politiche urbane di cittadinanza (con un intervento del Comune di Modena sul programma locale di azione). Sempre nel pomeriggio, ma a Ferrara, il dibattito su “Giovani & cittadini”.

Le tavole rotonde di venerdì 25, in svolgimento tra Carpi e Mirandola, saranno invece dedicate al tema del lavoro e dello sfruttamento, con un focus sulle donne per provare a rispondere al quesito: “Il lavoro rende libere?”. Il 26 novembre, programma dedicato alle religioni come strumento di dialogo e pace. Prevista la testimonianza della campionessa olimpica Natalia Valeeva, ex arciera moldava naturalizzata italiana. Il Festival calerà il sipario con il Pranzo dei Popoli presso l’Osteria del Tempo Perso, per dare a se stessi l’opportunità di conoscere una cultura attraverso il cibo e non solo (prenotazione obbligatoria: segreteria@festivalmigrazione.it).

Informazioni

Festival della Migrazione | Sito ufficiale
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ultima modifica 2022-11-14T08:52:01+02:00
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