Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 5
Missione 5 PNRR: Coesione e inclusione
Struttura
- M5C1: Politiche per il lavoro
- M5C1.1 Politiche attive del lavoro e sostegno all'occupazione
- M5C1.2 Servizio civile universale
- M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
- M5C2.1 Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale
- M5C2.2 Rigenerazione urbana e housing sociale
- M5C2.3 Sport e inclusione sociale
- M5C3: Interventi speciali per la coesione territoriale
Missione 5 – Componente 2 – Sottocomponente 1
M5C2.1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”
Investire per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale riqualificando le aree pubbliche e promuovendo attività culturali e sportive. Una specifica linea di intervento supporta persone con disabilità o non autosufficienti.
Piano operativo per la presentazione da parte degli Ambiti Sociali Territoriali di proposte di adesione alle progettualità di cui alla Missione 5
“Inclusione e Coesione”, Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità' e marginalità sociale”, – Investimenti 1.1, 1.2 e 1.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e Tabella con il numero indicativo di progetti, per ciascuna linea di attività, che potranno essere finanziati nei territori di ciascuna Regione e Provincia Autonoma.
Documenti di riferimento
Piano operativo
- Decreto Direttoriale del 9 dicembre 2021 del Direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale (
789.72 KB)
- Decreto Direttoriale del 28 gennaio 2022 del Direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale. Integrazione del Piano operativo con la riformulazione del paragrafo 5.3 “Modalità di partecipazione e manifestazione di interesse” (
322.01 KB)
- Nota di trasmissione del Decreto e Tabella con il numero indicativo di progetti (
434.52 KB)
- Presentazione Piano operativo Missione 5 (
523.5 KB)
- Missione 5 Coesione e inclusione - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dal sito Italia Domani
Avviso pubblico 1/2022 per la presentazione di Proposte di intervento da parte degli Ambiti Sociali Territoriali da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”, Investimento 1.1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, Investimento 1.2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità, Investimento 1.3 - Housing temporaneo e stazioni di posta, finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu
Missione 5 – Componente 3 M5C3: Interventi speciali per la coesione territoriale
Documenti di riferimento
- Linee di indirizzo per la grave emarginazione adulta in Italia (
8.91 MB) oggetto di apposito accordo tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome e le Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015 (Housing First)
- 3.7.2 Scheda LEPS Accesso alla residenza anagrafica e fermo posta (
260.5 KB)
- 3.7.3 Scheda intervento Centro servizi per il contrasto alla povertà (
247.32 KB)
- La residenza fittizia per senza dimora. Indicazioni operative
- Il contrasto alla povertà estrema, livelli essenziali e interventi, programmazione e integrazione dei fondi, Regione Emilia-Romagna (
763.67 KB)
- Avviso pubblico 1/2022 PNRR - Next generation Eu - Proposte di intervento per l’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili. Facsimile schede da compilare (da caricare sulla piattaforma multifondo tra il 3 e il 10 agosto) e FAQ
- Registrazioni video e materiali presentati nei due webinar sulla linea 1.3.1. Housing temporaneo e 1.3.2. Stazioni di posta e Centri di servizio promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a giugno 2022
Documenti, indicazioni di carattere trasversale e FAQ
Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21. Trasmissione delle Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR (
276.35 KB)
- Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR (
4.83 MB)
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Nota di chiarimento sulla Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 - Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR – Addizionalità, finanziamento complementare e obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento (
310.57 KB)
Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Trasmissione Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (
243.94 KB)
- Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH) (
3.81 MB)
Assunzioni a tempo determinato nei Comuni
- Piano straordinario di assunzioni a tempo determinato nei Comuni per l’attuazione del PNRR. Focus sulle novità introdotte dal D.L. n. 152/2021, come convertito dalla Legge n. 233/2021 (
194.58 KB)
- Circolare n. 4 del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - Servizio centrale PNRR, Ufficio II, Ministero delle Finanze del 18 gennaio 2022 «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – articolo 1, comma 1 del decreto-legge n. 80 del 2021 - Indicazioni attuative» (
339.21 KB)
FAQ
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
- Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) #nextgenerationitalia dal sito del Governo
- I principali documenti di approfondimento relativi al PNNR dal sito Italia Domani
PNRR: presentazione della Missione 5: Coesione e inclusione
Questa missione ha un ruolo di grande rilievo nel perseguimento degli obiettivi, trasversali a tutto il PNRR, di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne. Per accompagnare la modernizzazione del sistema economico del Paese e la transizione verso un’economia sostenibile e digitale sono centrali le politiche di sostegno all’occupazione: formazione e riqualificazione dei lavoratori, attenzione alla qualità dei posti di lavoro creati, garanzia di reddito durante le transizioni occupazionali*.
Per porre rimedio agli scarsi investimenti nelle competenze, e al conseguente rallentamento della transizione verso un'economia basata sulla conoscenza, sono previsti investimenti in attività di upskilling, reskilling e life-long learning, che mirano a far ripartire la crescita della produttività o migliorare la competitività delle PMI e delle microimprese italiane. La formazione e il miglioramento delle competenze, in particolare quelle digitali, tecniche e scientifiche, miglioreranno la mobilità dei lavoratori e forniranno loro le capacità di raccogliere le future sfide del mercato del lavoro. Si prevede, inoltre, l’introduzione di una riforma organica e integrata in materia di politiche attive e formazione, nonché misure specifiche per favorire l’occupazione giovanile, attraverso l’apprendistato duale (che unisce formazione e lavoro) e il servizio civile universale. L’incremento del numero di giovani che possono accedere al servizio civile, si accompagna a un innalzamento della qualità dei programmi e progetti in cui i giovani vengono impegnati. È inoltre introdotto un sostegno specifico all’imprenditorialità delle donne, con l’obiettivo di favorire la loro indipendenza economica, e un sistema di certificazione della parità di genere.
Nonostante gli importanti sforzi compiuti negli ultimi anni, le politiche sociali e di sostegno alle famiglie devono essere ancora notevolmente rafforzate. Queste politiche vanno inserite in una programmazione organica e di sistema che abbia lo scopo di superare i sensibili divari territoriali esistenti, con la finalità di migliorare l’equità sociale, la solidarietà intergenerazionale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
A questo concorre in modo determinante la scelta nel Piano di destinare importanti risorse alle infrastrutture sociali funzionali alla realizzazione di politiche a sostegno delle famiglie, dei minori, delle persone con gravi disabilità e degli anziani non autosufficienti. Si tratta di interventi pensati per favorire la socializzazione, sostenere percorsi di vita indipendente, anche con la ristrutturazione di alloggi che sfruttino le tecnologie innovative per superare le barriere fisiche, sensoriali e cognitive che sono di impedimento allo svolgimento autonomo degli atti della vita quotidiana.
Attraverso il riconoscimento del valore sociale dell’attività di cura, si può raggiungere il duplice obiettivo di alleggerire i carichi di cura tradizionalmente gestiti nella sfera familiare dalle donne e di stimolare una loro maggiore partecipazione al mercato del lavoro. Incrementare i servizi alla persona, vuol dire anche rafforzare un settore in cui è più alta la presenza d’impiego femminile.
Questo tipo di progetti saranno affiancati da servizi a valere sui fondi PON. Ne va inoltre sottolineata l’integrazione possibile con le misure di sostegno monetario contenute nel Family Act, con particolare riferimento all’Assegno unico e universale per i figli.
Gli interventi di costruzione o ristrutturazione di immobili esistenti (pubblici o privati), destinati a persone con gravi disabilità o da anziani non autosufficienti si affiancano ad altri interventi di rigenerazione con importanti ricadute sulla riqualificazione dei tessuti urbani più vulnerabili (periferie, aree interne del Paese).
Le politiche di inclusione, prioritariamente dedicate alle fasce della popolazione che vivono in condizioni di marginalità sociale, sono sostenute anche con interventi di potenziamento dell’edilizia pubblica residenziale, di housing temporaneo (come le strutture di accoglienza temporanea per gli individui senza fissa dimora o in difficoltà economica) e di housing sociale destinato ad offrire alloggi a canone ridotto, ad esempio, a studenti o famiglie monoreddito.
La cultura e lo sport sono validi strumenti per restituire alle comunità una identità e negli interventi di rigenerazione urbana e sociale previsti, concorrono attivamente alla promozione dell’inclusione e del benessere oltre che ad uno sviluppo economico sostenibile.
Nella definizione ed esecuzione dei progetti a valenza sociale e territoriale di questa missione sono protagonisti i comuni e in particolare le aree metropolitane, dove le condizioni di disagio sociale e di vulnerabilità sono più diffuse. Il coinvolgimento degli enti locali è fondamentale per assicurare anche il finanziamento a regime dei nuovi servizi forniti che dovrà, nel corso della programmazione del Bilancio dello Stato dei prossimi anni, essere opportunamente rafforzato.
L’azione pubblica potrà avvalersi del contributo del Terzo settore. La pianificazione in coprogettazione di servizi sfruttando sinergie tra impresa sociale, volontariato e amministrazione, consente di operare una lettura più penetrante dei disagi e dei bisogni al fine di venire incontro alle nuove marginalità e fornire servizi più innovativi, in un reciproco scambio di competenze ed esperienze che arricchiranno sia la PA sia il Terzo settore.
La missione si esplicita in tre componenti che rispondono alle raccomandazioni della Commissione europea n. 2 per il 2019 e n. 2 per il 2020, e che saranno accompagnate da una serie di riforme che sostengono e completano l’attuazione degli investimenti:
- Politiche per il lavoro
- Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore
- Interventi speciali per la coesione territoriale
*La cassa integrazione e la NASPI sono finanziate in legge di bilancio e la riforma degli ammortizzatori sociali avverrà nel rispetto della sostenibilità finanziaria prevista dalle Country Specific Reccomendations.