Intercultura

Ravenna - Festival delle Culture 2022

In programma dal 3 al 5 giugno, l'evento celebra la ricchezza culturale delle tantissime comunità che abitano il territorio ravennate. Ad essere premiate per il loro impegno saranno due donne: l’intellettuale Ece Temelkuran e la dirigente medico Tiziana Marzulli.

Torna a Ravenna il Festival delle Culture: dal 3 al 5 giugno 2022, la XV edizione della kermesse è un omaggio, come sempre, alla ricchezza culturale delle tante comunità che animano il territorio ravennate. Fitta è la programmazione che si svilupperà tra dibattiti, concerti, laboratori, danze, momenti di riflessioni e di svago.

> Venerdì 3 giugno
L’incontro “I Centri interculturali protagonisti delle politiche locali di inclusione in Emilia-Romagna”, che si terrà dalle ore 9 alle 13, anticiperà il via ufficiale alla quindicesima edizione del Festival, prevista invece nel pomeriggio quando, dopo i saluti istituzionali e l’apertura della bandiera mosaico realizzata dal laboratorio di cucito del Cisim e composta dalle bandiere di tutte le comunità presenti a Ravenna, si parte con “Fermata per l’Io”, una performance di teatro-danza del collettivo Deeper, e con le danze dell’associazione Takadum. A seguire, ci sarà la storica fiumana che arriverà fino all’Almagià. Lungo il percorso si alterneranno musiche e danze. In serata si esibiranno invece diverse realtà del territorio con performance di ballo, yoga, poesia e canti lirici. Alle 21 inizierà il primo dibattito del Festival delle Culture, “Scrivere della propria terra, la narrazione della realtà”, che vedrà come ospiti lo scrittore, sceneggiatore e attore Etgar Keret, tra i più popolari autori israeliani della sua generazione, e Ece Temelkuran, scrittrice e giornalista turca pluripremiata. Alle 23 è in programma il concerto di Fanfara Station, che proporrà ritmi e canti dal Maghreb.

> Sabato 4 giugno
La giornata di sabato 4 giugno inizierà all’Almagià alle 17.30 con le esibizioni dell’associazione “Kung Fu Ravenna” che proporrà “La danza del leone”; dell’associazione Romania Mare che porterà i balli tradizionali della Romania; dell’associazione Malva con canti e balli dell’Ucraina; della Compagnia Melagrana con danze orientali. Alle 21 inizierà il dibattito “Guerre dimenticate” con il giornalista Giuliano Battiston – direttore dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22 e autore dei primi studi sul campo della società civile afghana post-2001 –, con la scrittrice italo-siriana Asmae Dachan – esperta di Medio Oriente, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale – e con l’attivista italo-marocchina Nawal Soufi che da anni segue le rotte migratorie, testimoniando abusi: proclamata nel 2016 Cittadina Europea, ha vinto anche il premio “Arab hope maker” nel 2017 come la persona che si è maggiormente adoperata per migliorare le condizioni di vita di chi fugge da guerre, terrorismi e persecuzioni. Alle 23 si esibirà Moonlight Benjamin, una delle musiciste più interessanti della nuova scena di Haiti.

> Domenica 5 giugno
L’ultima giornata del Festival, domenica 5 giugno, inizierà alle 17.45 con l’incontro “Tre parole sui Saharawi”, durante il quale si parlerà dei progetti di cooperazione insieme ai partner regionali: Comune di Ravenna, Cisp, Nexus E.R, Istant Documentari. Sempre nel pomeriggio sono in programma balli afrobeat, ivoriani, nigeriani, concerti e performance musicali. Alle 21 l'autore teatrale Stefano Massini terrà un monologo sul tema del lavoro, al quale seguirà il dibattito “Il colore del lavoro” con l’attivista Leila Belhadj Mohamed, esperta di geopolitica e diritti umani, Yvan Sagnet, tra i fondatori e presidente dell’associazione NoCap, che si occupa proprio di combattere la piaga del caporalato e l’Orchestra dei Braccianti, che mette insieme per la prima volta musicisti, contadini e lavoratori di varie nazionalità uniti dal legame con l’agricoltura e che vuole, attraverso le sue performance, sensibilizzare il pubblico sui temi del caporalato e dello sfruttamento lavorativo. Alle 23 concerto di musica elettronica balcanica.

Fuori dall’Almagià, ogni giorno ci saranno numerosi spazi per attività, proposte di riqualificazione urbana, laboratori, giochi di ruolo, installazioni interattive e mostre fotografiche. In Darsena si potrà cenare scegliendo tra i vari stand gastronomici.

Il Festival delle Culture conferirà il premio Intercultura 2022 a due donne: l’intellettuale Ece Temelkuran e la dirigente medico Tiziana Marzulli.

Informazioni

> Comune di Ravenna - Festival delle Culture
> Programma (pdf928.8 KB)

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ultima modifica 2022-05-23T16:20:16+02:00
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