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Cos'è

L’iniziativa, cofinanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, è realizzata dal Movimento Apostolico Ciechi in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, l’istituto dei Ciechi F. Cavazza e la Casa di Lavoro per Donne Cieche.

Si ringraziano, per il supporto, anche il Servizio Nazionale Per La Pastorale delle Persone Con Disabilità della Conferenza Episcopale Italiana, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la Fondazione Lega Del Filo D’oro.

Il convegno fa parte delle iniziative previste dal progetto “Autonomie Possibili”, che prevede iniziative a favore delle persone non vedenti ed ipovedenti con associate gravi disabilità di tipo sensoriale, psichico o fisico o con la compresenza di patologie a volte più invalidanti della cecità stessa. Al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, il convegno ha l’obiettivo di condividere le strategie e le opportunità riabilitative per le persone con disabilità visiva durante la terza età.

Il convegno

Tutti gli studi epidemiologici hanno evidenziato che il fattore di rischio più importante, per le patologie della vista, è l’età. La degenerazione maculare senile rappresenta infatti oggi la prima causa di cecità e ipovisione nel mondo industrializzato, essendo una condizione correlata all’aumento dell’età media della popolazione. Seguono glaucoma e retinopatia diabetica ed altre patologie meno frequenti ma che possono insorgere anche in più giovane età. È importante una tempestiva attività di educazione e riabilitazione visiva volta al recupero dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana. Qualsiasi alterazione della vista, accompagnata dalle conseguenti implicazioni psicologiche, può compromettere la qualità della vita e la salute dell’anziano.

La perdita della vista può essere particolarmente devastante per le persone anziane che si trovano ad affrontare anche altri problemi quali: scarso equilibrio o perdita dell’udito. In tali casi, può rappresentare una grave limitazione e pregiudicare la capacità del soggetto di svolgere le attività quotidiane.

Si stima che in Italia i ciechi siano circa 370 mila e gli ipovedenti circa un milione e 500 mila, in stragrande maggioranza anziani. Sui circa 13 milioni di anziani, oltre 3 milioni sono in condizione di grave disabilità, e più di un terzo di essi vivono da soli. Le persone con disabilità sono assistite spesso da famiglie sempre più in difficoltà; in più quasi una persona disabile su tre (32,1%) è a rischio di povertà. Le condizioni di salute e psicologiche di queste persone sono molto spesso precarie: il 58,1% delle persone con disabilità grave si dichiara in cattive condizioni di salute, il 6,2% lamenta problemi di depressione. Circa un terzo delle persone con disabilità grave vive da solo, tra gli ultrasettantacinquenni la quota sale al 42%. Si tratta di dati molto preoccupanti, poiché palesano una diffusa condizione di vulnerabilità. Il problema più grave è la perdita di autonomia, infatti l’11,2% degli anziani ha gravi difficoltà a svolgere autonomamente le attività di cura della persona.

Luogo

Istituto F. Cavazza

Castiglione n. 71 - Bologna

Date e orari

Allegati

Ultimo aggiornamento: 11-04-2025, 13:31