Protocollo d'intesa regionale sulla comunicazione interculturale (17 febbraio 2014)
L'Emilia-Romagna si configura sempre più come una realtà multietnica.
In questo contesto la comunicazione svolge un ruolo fondamentale nella creazione di un modello sociale e culturale rinnovato, aperto e attento al rafforzamento della coesione sociale.
Per questi motivi, a partire del 2009, la Regione Emilia-Romagna sostiene Protocolli d'intesa sulla comunicazione interculturale.
Ad Alt®a voce (PDF - 84.2 KB), il Protocollo d'intesa regionale sulla comunicazione interculturale (il 2° dopo quello firmato nel 2009), vuole essere lo strumento politico-istituzionale per costruire e facilitare legami di rete tra soggetti istituzionali, di categoria, del mondo dei media e della società civile, in modo da sviluppare programmi che mantengano viva la riflessione e l'attenzione sul ruolo della comunicazione interculturale nei processi di inclusione sociale.
L'intesa, attivata nel 2014 e conclusa nel 2017, ha avuto diversi obiettivi:
- Contribuire a migliorare la qualità dell'informazione prodotta dai media locali sui temi dell'immigrazione e dell'asilo
- Promuovere il protagonismo diretto dei migranti su giornali, radio, TV, web
- Aiutare i giovani a comprendere le dinamiche interculturali nella società dell'informazione
- Migliorare la comunicazione pubblica sulle politiche e le iniziative istituzionali in un'ottica interculturale
I firmatari del documento sono stati una trentina.
Oltre alla Regione hanno aderito: Corecom Emilia-Romagna, Associazione della Stampa Emilia-Romagna (Aser), Associazione italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, Università di Bologna - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e Master in Giornalismo, rappresentanze regionali di Anci e Upi, Legautonomie Emilia-Romagna e Uncem Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, alcuni Centri interculturali, le agenzie di stampa "Redattore Sociale" e "Dire", Rete MIER - Media Interculturali Emilia-Romagna, il Centro per l'educazione ai media Zaffiria, l'onlus Cospe, e altri soggetti pubblici e privati.
Il Protocollo, oltre a rappresentare un documento di riferimento per operatori del settore, ha impegnato i firmatari a operare in più ambiti, ciascuno in base alle proprie specificità.
Gli assi di lavoro del Protocollo sono stati tre:
- Ricerca e formazione sulla comunicazione interculturale
- Attività di media education in abito scolastico ed extrascolastico
- Promozione e valorizzazione dei media interculturali
Tra le principali attività realizzate si segnalano le seguenti:
- Uno spazio dedicato al Protocollo sul portale MIER Magazine (con le iniziative promosse dai firmatari e dossier giornalistici in co-produzione con i giornalisti delle testate locali)
- Un percorso formativo su media education e intercultura (PDF - 1.5 MB) rivolto ad insegnanti e operatori per la creazione di un laboratorio sperimentale che vede protagonisti i ragazzi delle scuole
- Un quaderno regionale (PDF - 11.4 MB) con la raccolta di esperienze significative su media education e intercultura
- Un percorso formativo rivolto a giornalisti e/o aspiranti tali (PDF - 510.5 KB) in collaborazione con i firmatari del Protocollo
- Iniziativa Ad alt(r)a voce: il Protocollo di comunicazione interculturale incontra le scuole (PDF - 13.0 KB)
- Una ricerca sul tema dell'efficacia della comunicazione istituzionale rispetto al funzionamento dei servizi informativi per stranieri, nonchè sulla rappresentazione del mondo dell'immigrazione nei media, dal titolo "Informazione nei media locali e comunicazione sui servizi informativi per stranieri in Emilia-Romagna: un'indagine qualitativa" (PDF - 1014.3 KB)
- Un seminario regionale per migliorare la comunicazione pubblica sulle politiche e le iniziative istituzionali in un'ottica interculturale e di genere, così da contribuire ad una piena inclusione sociale dei migranti, dal titolo "Comunicare in un contesto interculturale" (PDF - 106.1 KB) e rivolto ai comunicatori pubblici
- Un quaderno regionale rivolto a educatori e insegnanti che intendono contrastare il rischio di diffusione tra i giovani del linguaggio xenofobo e discriminatorio
- Definizione di linee guida regionali per contrastare disinformazione, false notizie, linguaggi impropri e violenti
- Seminari formativi per giornalisti, in collaborazione con l'Associazione Carta di Roma, sul tema della comunicazione interculturale e, in particolare, sul tema dell'accoglienza dei rifugiati, della rappresentazione dei femminicidi e delle donne migranti ed autoctone, sul ruolo del giornalismo nel contrasto all'hate speech e sul ruolo della comunicazione pubblica di fronte alle sfide dell’immigrazione (PDF - 155.8 KB)
La Relazione di monitoraggio finale (PDF - 882.5 KB), oltre a presentare le attività realizzate in applicazione del protocollo dal 2014 al 2017, evidenzia anche i punti di forza e debolezza dell’esperienza, tracciando un bilancio complessivo sulle attività realizzate.